Questa settimana sono arrivate notizie di una presunta liberazione di Rossella Urru, ma purtroppo le informazioni erano infondate. Oggi voglio ripubblicare l'appello creato il 29 febbraio, proprio in questa giornata molto significativa.
Oggi vorrei parlarvi di Rossella Urru, la cooperante rapita nella notte tra il 22 e il 23 ottobre, nel deserto algerino da un gruppo di uomini armati, insieme con altri due colleghi (Ainhoa Fernandez de Rincon ed Enric Gonyalons).
Purtroppo questa notizia è passata quasi inosservata e non
si capisce per quale motivo. Spesso i mass media tradizionali danno più risalto
alle missioni di guerra italiane all'estero; mentre si dimentica troppo spesso
i molti civili che prestano aiuto alle popolazioni locali, rischiando anche la
vita.
In questo caso, il mio pensiero va a Vittorio Arrigoni,
morto per aiutare il popolo palestinese, lasciato solo e dimenticato dalle
istituzioni politiche italiane.
In questo giorno molti blog come il mio, dedicano le loro
pagine per lanciare un appello a favore della liberazione di Rossella e di
tutti gli altri civili prigionieri in varie parti del mondo.
Il web può essere un grande veicolo d'informazione e
aderisco volentieri all'appello lanciato in rete.
Per informazioni:
Avevamo quasi creduto ma purtroppo non era vero, io sono molto in ansia per la cara Rossella e spero che avvenga il miracolo e sentire che sia veramente liberata.
RispondiEliminaBuona giornata caro Cavaliere.
Tomaso
Peccato, mi ero illusa potesse trascorrere questa giornata nella sua casa con la sua famiglia.
RispondiEliminaQuesta giornata è dedicata giustamente a lei e a tutte le donne che non possono festeggiarla perchè vivono la loro condizione femminile senza dignità ed il dovuto rispetto.
Speriamo che questo giorno venga presto!
RispondiEliminaIo faccio prima: lo lascio finché non sia "sicuramente" liberata.
RispondiEliminaRimarcando l'assenza (spero solo ufficiale) di chi doverosamente dovrebbe interessarsi al caso. E risolverlo, al più presto.
Ciao.