giovedì 22 marzo 2012

Eliminando l’art. 18 ecco cosa potrà accadere. Potrai venire licenziato se…

Dignità

Articolo da MetropoLiS
  • Sciopererai;
  • Sei donna e vuoi fare più di un figlio (ricordiamoci dei licenziamenti in bianco fatti firmare dalle giovani donne);
  • Ti ammali di una malattia invalidante (inidoneo o malato professionale) e hai ridotto le tue capacità lavorative;
  • Passi un periodo di vita difficile e non dai il massimo richiesto;
  • Hai acciacchi ad una certa età che riducono le tue prestazioni (cosa molto probabile con l’allungamento dell’età lavorativa voluta dal Governo Monti-Fornero);
  • Sei “antipatico” al proprietario o ad un capo che ti mettono a fare lavori meno qualificati e umilianti (Mobbing);
  • Chiedi il rispetto delle norme su salute e sicurezza (nei luoghi di lavoro dove non esiste l’art. 18 gli infortuni gravi e i casi mortali sono in genere molti di più);
  • Rivendichi la dignità di lavoratore, di uomo e donna o straniero che sia;
  • Sei politicamente scomodo (ricordiamoci dei licenziamenti e dei reparti confino degli anni ’50 e ’60);
  • Non ci stai con i superiori (specie se donna);
  • Contesti continuamente il ritmo di lavoro;
  • T’iscrivi ad un sindacato scomodo per l’azienda (su 1.000 lavoratori richiamati dalla FIAT di Pomigliano non uno è iscritto alla FIOM CGIL);
  • Appoggi una rivendicazione salariale o di miglioramento delle condizioni di lavoro;
  • Fai ombra al tuo superiore il quale se pensa che sei più bravo di lui e puoi prenderne il posto (a volte questi comandano più del proprietario);
  • Hai parenti stretti con gravi malattie e hai bisogno di lunghi permessi;
  • Non accetti sempre di fare gli straordinari;
  • Non sei più funzionale alle strategie aziendali;
  • Reagisci male ad un’offesa di un superiore;
  • Dimostri anche allusivamente una mancanza di stima verso il capo o il proprietario;
  • Sei mamma ed ha un bimbo che si ammala spesso;
  • L’Ente/Azienda per cui hai dato una vita di lavoro non ha più bisogno di te;
tutto ciò si chiama dignità..!

Fonte: MetropoLiS


Autore: Gianni Marchetto

Licenza: Licenza Creative Commons
Questo opera è distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 2.5 Italia.


Articolo tratto interamente da MetropoLiS


Photo credit quicksilv3r caricata su Flickr - licenza foto: Creative Commons


17 commenti:

  1. Il lavoro rende già la vita, schiava di un sistema e se facciamo cadere anche quei pochi diritti, il finale è scontato.

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  2. Fino che ci sarà l'incoscienza umana il lavoro sarà sempre una schiavitù , ciao e buona serata Cavaliere.
    Tomaso

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  3. Perché nessuno alza la testa, perché nessuno fa qualcosa? Perché nessuno può alzare la testa senza rischiare di essere decapitato. Chi abbiamo a proteggerci? Nessuno. Noi, plebe, non contiamo più niente. Ed è colpa nostra, non abbiamo fatto abbastanza.

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  4. Il disegno è ora chiaro: il ritorno senza mezzi termini della schiavitù.

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  5. prospettiva assai inquietante...
    sereno finire del giorno Cavaliere..
    dandeìon

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  6. Che vergogna! Stanno distruggendo i diritti più elementari acquisiti in tanti decenni di lotte sociali e nessuno dice niente... Dov'è la sinistra? Dov'è la Chiesa?

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  7. ero già preoccupata. adesso è peggio.(però grazie per gli schiarimenti)
    buon fine settimana..

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  8. Oggi su Radio 24 (lo so che me la cerco se ascolto la radio di confindustria :-) ) un(pseudo9 giornalista ha detto: "veniamo all'articolo 18 che divide da 30 gli italiani..."

    Eeeeeee?

    L'articolo 18 non divide gli italiani. Il 99% dei lavoratori non vuole essere licenziabile per i vari motivi che hai elencato.

    Dov'è la divisione??
    In quei 4 imprenditori sfigati che pensano che licenziando, il mondo tornerà a comprare i loro prodotti obsoleti, cari, inutili?

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  9. Pensavo che la schiavitù fosse stata abolita e invece ci stanno riportando indietro nel tempo!

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  10. La tutela è comunque anche dei sindacati. Questo dovrebbe essere il loro ruolo.

    Baci

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  11. i diritti conquistati con anni di lotte spazzati via in un istante.

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  12. Sono d'accordo che già il lavoro rende schiavi del sistema e che i sindacati non sono più in grado di difendere i diritti dei lavoratori.

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  13. per esperienza in uno studio commerciale che gestiva anche le paghe... parlo... le norme c'erano già...il problema italiano più grosso è avere centinaia di leggi che dicono le stesse cose e non riuscire a farne rispettare neanche una... ho visto ditte non poter licenziare gente che si faceva i azz sua tutto il dì... e visto, e vissuto, l'ovvietà del super straordinario praticamente d'obbligo sennò la vita diventa impossibile, mi sono sentita rinfacciare di non essere tornata subito in ufficio dopo il secondo figli (ricoverata il 3 giugno sono uscita dall'ospedale con vari problemi e un figlio nato prematuro che pesava 2300 il 30 giugno, il 14 luglio ero a lavorare, il 5 agosto ho preso per stipendio l'assegno dell'inps, e il rimprovero...) a settembre ho dato le dimissioni.... ma per fortuna sfortuna.. nei vari giochi il mio contratto era per una mobilità, quindi ero a tempo inderminato, non servirono le mie dimissioni- che sarebbero state verificate dall'inps- e riuscii a prendere pure un po di disoccupazione al termine della maternità... la pratica inps me la sono dovuta fare da sola. Chi ha difeso chi???????

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  14. cancellatevi dai sindacati... senza il giroconto economico, la legge non passa al cdm...

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  15. Tutto piu' chiaro adesso per la parte viva del Paese, che non a caso sta reagendo bene con forza.

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