Ogni anno, circa un terzo del cibo prodotto nel mondo viene sprecato o perso lungo la catena alimentare, causando enormi impatti economici, sociali e ambientali. Secondo la FAO, l'organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura, lo spreco alimentare equivale a 1,3 miliardi di tonnellate di cibo all'anno, con un costo stimato di 940 miliardi di dollari. Inoltre, lo spreco alimentare è responsabile di circa il 10% delle emissioni globali di gas serra.
Lo spreco alimentare si verifica in tutte le fasi della catena alimentare, dalla produzione alla distribuzione, dal consumo alla gestione dei rifiuti. Tuttavia, le cause e le soluzioni dello spreco alimentare variano a seconda dei contesti geografici, economici e culturali
Alcuni esempi di buone pratiche sono:
- L'adozione di tecnologie innovative per migliorare la produzione, la conservazione e la distribuzione del cibo.
- La diffusione di modelli di economia circolare che favoriscano il recupero e il riutilizzo del cibo invenduto o scartato, come le piattaforme di donazione, le banche alimentari o il compostaggio.
- La sensibilizzazione e l'educazione dei consumatori sul valore del cibo e sulle modalità di riduzione dello spreco alimentare, come la pianificazione degli acquisti, la corretta lettura delle etichette o il riciclo degli avanzi.
Lo spreco alimentare è un problema globale che richiede soluzioni e interessa tutti. Solo con una collaborazione tra tutti i livelli della società potremo garantire la sicurezza alimentare e la sostenibilità del nostro pianeta.








Buttare cibo è un insulto alla vita, a chi quel cibo l'ha prodotto e a chi ha lavorato per permetterti di comprarlo...
RispondiEliminaA me capita di buttare via qualche ortaggio perché va a male, ma va a male perché le confezioni in cui li compro sono talvolta troppo grosse per una persona che vive sola! Per il resto, bado relativamente alle date di scadenza, uso vista e olfatto per rendermi conto se un alimento è ancora consumabile e, quasi sempre, è ancora ottimo sia dopo la data di scadenza che trascorsi i giorni indicati dall'apertura per consumarlo.
Spesso si compra troppo, buttando via tanto.
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