Nell'attentato persero la vita il magistrato antimafia Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro. Gli unici sopravvissuti furono gli agenti Paolo Capuzza, Angelo
Corbo, Gaspare Cervello e l'autista giudiziario Giuseppe Costanza.
Oggi ricordiamo tutte le vittime di questa orrenda strage e vi lascio con le parole del magistrato Giovanni Falcone:
«La mafia non è affatto invincibile. È un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio, e avrà anche una fine. Piuttosto bisogna rendersi conto che è un fenomeno terribilmente serio e molto grave e che si può vincere non pretendendo eroismo da inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia tutte le forze migliori delle istituzioni».
«La mafia non è affatto invincibile. È un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio, e avrà anche una fine. Piuttosto bisogna rendersi conto che è un fenomeno terribilmente serio e molto grave e che si può vincere non pretendendo eroismo da inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia tutte le forze migliori delle istituzioni».
Giovanni Falcone
Fondamentale ricordare questi grandi uomini ed onorarli, ogni giorno, col nostro impegno di cittadini a favore della legalità.
RispondiEliminaConcordo!
EliminaIeri i sempre bravissimi Sansoni hanno pubblicato questo video.
RispondiEliminaVado a guardare.
EliminaFalcone è il vero esempio del servitore dello Stato.
RispondiEliminaUn uomo che ha pagato con la vita per difendere la legalità.
EliminaQuanti anni sono passati da allora !!! Ricordo di essere passata nel luogo dove avvenne la strage . Quante vittime ha fatto e continua a fare la mafia !! L'impegno per combatterla deve sempre essere forte, non può averla vinta. Saluti
RispondiElimina... Per non dimenticare...
RispondiEliminaRos
👍
Elimina... Per non dimenticare... grazie per la condivisione...
RispondiEliminaRos
Io l'ho ricordato su Facebook con una poesia che mi permetto di postarti anche qui
RispondiEliminaAPPREZZATA DIMENTICANZA
Oggi sono morto
Precisamente ho perso la vita
Il 23 maggio di trentuno anni fa.
È successo
Era nell'aria
E potrei giurare
Che sia a Roma che a Palermo
Molti lo sapessero
E fossero in fibrillante attesa
Del botto finale.
È successo
Non so se perchè ho fatto
Il passo più lungo della gamba
Se per aver pestato i piedi a troppi
In quella mia quasi solitaria danza di liberazione
Dello Stato dalla mafia
O se per essere saltato in aria
Per colpa di una buca strana
Buca che non ha solo ribaltato l'auto
Ma scaraventata in aria
Distrutta totalmente
A pensarci bene
Sembrava più esplosivo
Scherzo vi prendo in giro
Ovviamente era esplosivo!
Devo ammettere di sentirmi combattuto:
Una parte di me
E della mia scorta
Vorrebbe infuriarsi con voi
Tutti voi sui social che
Distratti da novità che attirano di più
La vostra oramai flebile attenzione
E la vostra quasi del tutto resettata memoria
Non avete ricordato questa ricorrenza
Ma dall'altro lato
Vedere i soliti quadratini
Con dentro le scritte
Con le mie citazioni più celebri
Era così stucchevole che
Per una volta
Mai omertoso o distratto silenzio
Fu da me più apprezzato e gradito.
Ricordare me e la mia scorta
Lo si deve fare con i fatti
Non voltandosi altrove
Quando si assiste ad ogni più banale
Anche piccolo atto della mafia
E trascinare tutti ad essere attivi
Nel denunciare.
Quindi grazie a chi
Non ha paura di agire in concreto
E disprezza l'omertosa quiete
Figlia di indifferenza e paura.
Grazie a chi, quindi,
Ricorda me, Giovanni Falcone,
Ed i miei membri della scorta
Ogni giorno
Con il suo coraggio
Con la sua integrità
Con le sue azioni
E con la sua voce.
Grazie a chi
Per ricordarci
Continua a portare avanti il mio lavoro
Ed a chi
Con la sua semplice voglia di giustizia
Segue i miei principi e le mie parole
Sempre e sul campo
Senza mai desistere
E non postandoli sui social
Grazie a chi non si arrende.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Un grande tributo alla memoria.
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