"La rapidità con cui una notizia viene fornita dà l'illusione di vivere al centro degli avvenimenti, ma significa soltanto che siamo sottoposti a una propaganda ancora più intensa. Quando gli avvenimenti sono istantanei e appassionanti, ci lasciamo trascinare dal loro flusso. Secondo me la superficialità, non la rapidità, incide sulla percezione del presente. Ma si fa di tutto per cancellare ogni memoria."
Noam Chomsky
Di questi tempi è proprio la memoria che fa difetto. La memoria però è la identità di una persona e di un popolo.
RispondiEliminaHai perfettamente ragione.
EliminaGuarda, queste parole mi fanno riflettere molto..
RispondiEliminaIl problema principale dell'informazione sta in chi la riceve.
Pensiamo alla cronaca nera.
Quando ci viene trasmesso un fatto, dobbiamo cercare di contestualizzarlo e di capirne le dinamiche.
Che non significa arrivare a valutazioni del tipo "ah ma l'hanno violentata perché aveva la minigonna, se aveva i jeans non accadeva", denigrare la vittima di un reato e sottostimare la portata di un reato.
Ma non bisogna neppure fare la cosa opposta, fare del caso eccezionale la regola.
Chi fa informazione invece deve cercare di dare più strumenti possibile, al fruitore della notizia, per ragionarci al meglio sopra.
La chiarezza è importante.
EliminaInteressante riflessione. Secondo me la superficialità incide più che sull'immediatezza con cui si dà la notizia, sulla rapidità con cui la si sommerge con altre un minuto dopo mancando, tranne che per la politica con sempre i soliti noti intervistati dal mainstream, di un vero ed imparziale approfondimento. Quindi overflow nefasto ed assenza, tranne rari casi, di approfondimenti liberi ed imparziali.
RispondiEliminaIn Italia la libertà di stampa è influenzata tanto dalla politica.
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