domenica 10 novembre 2013
Uomini contro: recensione del film
Uomini contro è un film del 1970 diretto da Francesco Rosi
Trama
Ambientato negli scenari della prima guerra mondiale sull'Altopiano dei Sette Comuni tra il 1916 e il 1917, la pellicola ripercorre le vicende della Divisione comandata dal generale Leone dove presta servizio il giovane sottotenente Sassu, un ex studente universitario interventista, fattosi trasferire dal Trentino, dove i combattimenti sono di lieve entità. Egli è alle dirette dipendenze del comandante della Compagnia tenente Ottolenghi, un veterano disilluso della guerra e con malcelate idee socialiste, che in diverse occasioni si opporrà agli ordini inutili o inutilmente punitivi dei superiori, fino a trovare la morte durante l'ennesimo inutile attacco.
Il sottotenente Sassu, durante i mesi della sua permanenza al fronte, sarà testimone dell'impreparazione dell'Alto Comando, della inadeguatezza degli armamenti, dei tentativi di ribellione dei soldati che, stanchi e stremati dal prolungarsi dei combattimenti, reclamano il riposo e il cambio, repressi attraverso l'uso della decimazione, delle speculazioni sulla produzione degli equipaggiamenti e del dramma continuo che di giorno in giorno si consuma nella guerra di trincea, fino a ribellarsi egli stesso al fanatismo ed alla follia del maggiore Malchiodi, il quale pretende di fucilare un soldato ogni dieci, considerando ribellione la fuga disordinata degli uomini che cercano di sottrarsi al tiro corto dell'artiglieria italiana.
Il maggiore sarà ucciso dagli stessi soldati, incoraggiati dal rifiuto del tenente Sassu ad eseguire l'assurdo ordine, ed egli risponderà personalmente del comportamento degli uomini con la morte per fucilazione, non prima di avere chiesto la grazia per i suoi soldati "che hanno già subito la decimazione in battaglia".
Curiosità sul film
Il film è liberamente ispirato al romanzo di Emilio Lussu Un anno sull'Altipiano.
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1 commento:
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ottimo consiglio per le mie lezioni...lo avevo dimenticato!
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