venerdì 22 novembre 2013

La Bielorussia torna a costruire centrali nucleari


Never forget Chernobyl

Articolo da Greenreport.it


Il padre padrone della Bielorussia, Alexander Lukashenko, ha firmato il decreto “Sulla costruzione della centrale nucleare bielorussa” ma questa volta in quella che è considerata l’ultima dittatura europea, diverse Ong, comitati e partiti hanno inviato osservazioni e protestano costruzione della centrale nucleare di Ostrovets. In una presa di posizione comune inviata al Dipartimento per la sicurezza nucleare e la radioprotezione (Gosatomnadzor) del Ministero bielorusso per le situazioni di emergenza, diverse Ong bielorusse chiedono all’agenzia di revocare la licenza di costruzione rilasciata per il reattore 1 e di annullare la decisione di costruire la centrale nucleare. Il Partito dell’unione civuca (Ucp) uno dei più antichi partiti democratici della Bielorussia, ha fatto una serie di richieste che comprendono «La sospensione immediata della costruzione» dell’impianto e  «Un programma statale di denuclearizzata e lo sviluppo del Paese attraverso l’utilizzo di tecnologie ad alta efficienza energetica e delle fonti rinnovabili di energia».
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Una vera e propria sfida al decreto 499 firmato da Lukashenko il 2 novembre, preso in base all’articolo 4 della legge della Repubblica di Belarus “sull’uso di energia atomica” e che permette ad un general contractor di avviare la costruzione della centrale nucleare a Ostrovets, un distretto della regione di Grodno, di due reattori VVER-1200 da 1,2 gigawatt l’uno. In realtà la costruzione della centrale, progettata e gestita da Atomstroiexport, il braccio estero di del monopolista statale del nucleare russo Rosatom Corporation, è già cominciata da un pezzo.
Il partito dei Verdi bielorusso, l’Ong Ecodom, gli scienziati per una Bielorussia nuclear-free, il Partito cristiano, il Partito socialdemocratico Gramada, il network “Ostrovets Npp è un crimine!”, la Chiesa Ortodossa autocefala bielorussa ed altre organizzazioni della società civile bielorussa dicono che il reattore 1 di Ostrovets non tiene conto dell’aumento del livello di pericolosità» e richiamano l’articolo 15 della legge bielorussa “sull’uso di energia atomica”, nel quale si legge che «La decisione di costruire un impianto nucleare e (o) un sito di stoccaggio deve essere annullata, e la loro costruzione fermata, nel caso in cui vengano portati alla luce fattori che comportano una diminuzione dei livelli di sicurezza di questi siti, la contaminazione dell’ambiente, o altre circostanze sfavorevoli». E questi elementi ci sarebbero tutti per Ostovets visto che la Valutazione di impatto ambientale ufficiale sul progetto della centrale nucleare bielorussa «E’ stata condotta impropriamente, sottostimando i dati sul possibile impatto della centrale nucleare di Ostrovets sulla salute pubblica e l’ambiente in caso di incidente grave».

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Fonte: Greenreport.it


Autore: Umberto Mazzantini 

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Articolo tratto interamente da Greenreport.it

Photo credit Michael Thompson caricata su Flickr - licenza foto: Creative Commons


3 commenti:

  1. Per l'uso sconsiderato che l'uomo ha fatto delle risorse naturali, per la sovrappopolazione e per tutte le necessità che all'uomo servono il nucleare è l'unica risorsa che ci rimane.
    Basta demonizzare, impariamo a usarlo bene.
    Un saluto

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  2. Io invece ritengo che bisognerebbe imparare ad usare bene le fonti di energia alternative oltre a quelle che abbiamo, ma al nucleare continuerò sempre a dire di no.
    Sabrina&Luca

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  3. Ogni buon genitore, quando ha dei bambini, mette le cose pericolose in posti difficili da raggiungere.
    La Terra, genitore comune di noi tutti, ha nascosto materiali potenzialmente pericolosi ai suoi indifesi abitanti. Ci stiamo comportando come adolescenti irresponsabili che credono di aver capito tutto del mondo e si permettono di usare con disinvoltura strumenti di cui non conoscono (o non vogliono riconoscere) la potenza distruttiva.

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