I numeri sono un forte antidoto contro l’ignoranza, l’ideologia e la propaganda. Si arriva a questa conclusione dopo la lettura dell’aggiornato dossier “La migrazioni fra noi” predisposto dal Centro Nuovo Modello di Sviluppo (Cnms). Infatti sono sufficienti alcuni dati – ripresi da fonti istituzionali – per comprendere la distanza tra la realtà e le informazioni che circolano sui migranti.
Ad esempio, i Paesi che ospitano il maggior numero di profughi sono: Iran 3,8 milioni, Turchia 3,1 milioni, Colombia 2,8 milioni, Germania 2,7 milioni, Uganda 1,7 milioni. Lo Stato con la maggiore incidenza di rifugiati è il Libano dove si trovano 137 rifugiati ogni mille abitanti. Segue la Giordania con 60 rifugiati ogni mille abitanti.
Il 60% dei migranti proviene da Siria, Venezuela, Ucraina, Afganistan e Palestina
Il dossier del Cnms, composto da 23 schede ricche di dati e illustrazioni che rendono facile la consultazione attraverso l’infografica, fornisce i numeri essenziali per capire la dimensione umana e economica del fenomeno migratorio.
Tra i report più significativi troviamo che il 60% delle persone che hanno cercato rifugio all’estero appartengono a cinque Nazioni: Siria 6,3 milioni, Venezuela 6,2 milioni, Ucraina 6,1 milioni, Afganistan 6,1, Palestina 6 milioni.
Nella classifica dei Paesi che hanno più connazionali trasferiti all’estero, al primo posto si colloca l’India (circa 19 milioni). Seguita da Messico (circa 12 milioni), Russia e Cina (circa 10 milioni ciascuna) e Siria (quasi 8 milioni).
Entro il 2050 gli sfollati per cambiamenti climatici saranno oltre duecento milioni
Molti migranti inviano soldi alle famiglie rimaste nei paesi di origine. Nel 2022 le rimesse complessive a livello mondiale sono ammontate a 831 miliardi di dollari. I primi tre Stati da cui partono le rimesse sono: Usa (79 miliardi), Arabia Saudita (39 miliardi), Svizzera (31 miliardi). Le prime tre Nazioni riceventi sono: India (111 miliardi), Messico (61 miliardi), Cina (51 miliardi).
Nel 2023 nel mondo si sono contati 26 milioni di sfollati per disastri naturali (carestie, siccità, alluvioni, terremoti). Secondo la Banca Mondiale entro il 2050 gli sfollati per cambiamenti climatici potrebbero ammontare a 216 milioni di persone.
In Europa il Paese con più residenti stranieri è la Germania (12,3 milioni). Seguono il Regno Unito (10,7 milioni), la Spagna (6 milioni), la Francia (5,6 milioni) e l’Italia (5,1 milioni). In rapporto alla popolazione nazionale la classifica cambia: Svizzera (27%), Austria (18,8%), Norvegia (16,8%). L’Italia è al decimo posto (8,7%).
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Fonte: Valori
Autore: Rocco Artifoni
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Articolo tratto interamente da Valori







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