Oggi Peppino Impastato avrebbe compiuto 77 anni e visto che la sua memoria non morirà mai, voglio ricordarlo con questo post. Lui sacrificò la sua vita perché non temeva il cambiamento e voleva ribellarsi a quel sistema visto da tutti; ma sempre immerso in quel muro di omertà. Il suo può essere un monito anche per tutti noi, sempre pronti a lamentarsi della situazione del Paese; ma timorosi di prendere una posizione e indifferenti nei confronti dei reali problemi della nostra società. Troppo comodo dire sono tutti uguali, ma cosa facciamo noi per cambiare questo sistema marcio: sicuramente niente. La mattina ci svegliamo è ci lamentiamo dei vari aumenti; ma alla fine siamo aggrappati al nostro stile di vita consumistico, fatto di tanto finto benessere. Pensare al domani non è facile; ma soprattutto con i se e con i ma non si va avanti.
In ricordo di Peppino Impastato voglio lasciare una citazione molto significativa:
« Mio padre, la mia famiglia, il mio paese! Io voglio fottermene! Io voglio scrivere che la mafia è una montagna di merda! Io voglio urlare che mio padre è un leccaculo! Noi ci dobbiamo ribellare. Prima che sia troppo tardi! Prima di abituarci alle loro facce! Prima di non accorgerci più di niente! »
Citazione tratta dal film I cento passi
Grazie di cuore di questo ricordo di Peppino. Buona domenica.
RispondiEliminaBuon inizio di settimana.
Elimina"I cento passi" andrebbe proiettato nelle scuole, magari invitando anche i genitori degli studenti...
RispondiEliminaConcordo!
EliminaUn mito, l'ho ricordato pure io su Instagram nelle storie. Bravo che l'hai messo anche nel blog.
RispondiEliminaGiusto ricordare.
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