Articolo da Cogito et Volo
Unlimited love, il nuovo album dei Red Hot Chili Peppers, rischiava di essere una grande operazione nostalgia, invece guarda al futuroAmmettiamolo, i presupposti perché si creassero delle eccessive aspettative riguardo Unlimited Love, il nuovo album dei Red Hot Chili Peppers, c’erano tutti, ed io in primis ho contribuito ad alimentare un certo scetticismo a riguardo. Tutto faceva presagire ad una grande operazione nostalgica.
L’annunciato ritorno dietro le quinte di Rick Rubin, storico produttore dei RHCP daitempi di Blood Sugar Sex Magic, e quello dell’iconico chitarrista John Frusciante, per quanto da fan mi avesse fomentato mi ha anche fatto riflettere: e se stavolta fosse troppo?
Parlandoci chiaro: ci troviamo di fronte a una band di sessantenni e cinquantenni che ancora una volta rischia di ricadere nel cliché dei grandi amori che non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano.
Cosa
avranno mai da raccontare ancora dopo un’onorata carriera quarantennale
lastricata di successi, in una formazione già vista e con un produttore
con il quale hanno già sperimentato tutto?
Se quest’album fosse stato un flop avrebbe potenzialmente contribuito ad affondare definitivamente la band, seppellita dalle sue stesse certezze. D’altronde, l’ultima volta che la band losangelina usciva con un nuovo album con questa formazione era il 2006, ed il mondo ed il panorama discografico da allora sono cambiati e non poco.
Da lì in poi la band sembrava aver perso smalto ed una certa identità, complice l’uscita di scena di John Frusciante, dopo la quale hanno visto la luce I’m With You (2013) – ancora sotto la direzione di Rick Rubin – e The Geteway (2016), prodotto da Brian Joseph Burton, in arte Danger Mouse, che ha definitivamente segnato uno spartiacque stilistico nella carriera della band californiana.
I Red Hot Chili Peppers invece a sessant’anni suonati sono ancora qui ad insegnare come si fa un certo tipo di musica, con una ritrovata vena funk rock ed una inaspettata atmosfera malinconica.
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Fonte: Cogito et Volo
Autore: Luca Pulvirenti
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Articolo tratto interamente da Cogito et Volo
Photo credit original by flickr user xPassenger, changes by de:user:JD, CC BY-SA 2.0, via Wikimedia Commons
Non vedo l'ora di riascoltarli guarda... 😍
RispondiEliminaGrazie Cavaliere!
👍
EliminaCredo che quando sei rock nell’anima hai sempre da raccontare. Grandi RHCP.
RispondiEliminaSono gruppi che non tramontano mai.
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