Nella notte
tra l'8 e il 9 maggio del 1978, veniva ucciso dalla mafia Peppino
Impastato. Il suo insegnamento deve restare vivo nelle nostre menti e non
dobbiamo essere indifferenti al marciume, che dilaga sotto i nostri
occhi.
Voglio
ricordare una frase significativa, tratta dal film "I cento passi":
"Io
voglio scrivere che la mafia è una montagna di merda! Noi ci dobbiamo
ribellare. Prima che sia troppo tardi! Prima di abituarci alle loro facce!
Prima di non accorgerci più di niente!"
Peppino è vivo e lotta insieme a noi!
Ucciso lo stesso giorno del ritrovamento del corpo di Moro, e la televisione preferisce ricordare gli anni di piombo piuttosto che questo vile delitto di mafia, segno che la mafia risiede nei poteri dello Stato, pilotando cosa debba essere ricordato.
RispondiEliminaPeppino Impastato era anche un poeta, tra le tante c'è questa:
E venne a noi un adolescente
dagli occhi trasparenti
e dalle labbra carnose,
alla nostra giovinezza
consunta nel paese e nei bordelli.
Non disse una sola parola
né fece gesto alcuno:
questo suo silenzio
e questa sua immobilità
hanno aperto una ferita mortale
nella nostra consunta giovinezza.
Nessuno ci vendicherà:
la nostra pena non ha testimoni.
Un grande uomo.
EliminaUno dei nostri riferimenti politici da sempre!
RispondiEliminaIndubbiamente.
Eliminadovrebbero farlo santo!
RispondiEliminaI suoi insegnamenti restano vivi.
EliminaRicordarlo sempre affinché i suoi insegnamenti di libertà, giustizia e ribellione all'illegalità ed alla mafia siano sempre presenti e vividi in tutti noi.
RispondiEliminaGiusto!
EliminaPeppino è uno dei migliori figli che la Sicilia abbia avuto. Uno dei più lucidi e intransigenti antimafiosi... Va tenuto vivo nel nostro cuore.
RispondiEliminaSempre.
EliminaUna Persona di grande coraggio. Buona giornata.
RispondiEliminaAnche a te.
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