sabato 10 gennaio 2015
Cristo si è fermato a Eboli: recensione del film
Cristo si è fermato a Eboli è un film del 1979 diretto da Francesco Rosi.
Trama
Carlo Levi è un pittore, scrittore e medico antifascista, confinato intorno al 1935 ad Aliano, in Lucania. Aliano è un paese sperduto, povero, dove Cristo non è mai sceso, dove non ha portato la sua redenzione. Inizialmente in difficoltà, entra poi in contatto con una varietà di personaggi: c'è l'arciprete, uomo di cultura ma col vizio di bere, il carabiniere arricchitosi alle spalle dei contadini, Giulia, la donna di servizio, il podestà, uomo di cultura ma sostenitore di Mussolini.
È un mondo primitivo, pieno di superstizioni (memorabile la scena in cui Giulia afferma che non può buttare la spazzatura di notte perché l'angelo che c'è alla porta se ne andrebbe, o quando la donna rifiuta il ritratto che il pittore le voleva fare perché il dipinto le avrebbe rubato l'anima). Levi entra in contatto con i contadini, benché non abbia mai esercitato la professione, non li giudica ma li comprende, li cura e si schiera dalla loro parte, ottenendo di essere il loro medico curante al posto dei medici locali.
In questo paese dimenticato da Dio, dove basta un po' di pioggia per far franare tutto, dove chi è andato in America è tornato vinto dalla malinconia, risuonano i discorsi di Mussolini, e la retorica della patria sembra l'unica via d'uscita ad una vita di privazioni e povertà per i giovani che si arruolano volontari nella guerra in Abissinia, nella speranza di poter ottenere un po' di terra. Ma c'è anche chi si chiede: perché spendere soldi nelle guerre invece che migliorare le condizioni di vita del paese? Arriva il momento in cui Levi viene rilasciato e deve tornare a Torino. Il film si chiude a cerchio su Levi che ricorda malinconicamente i suoi contadini.
Curiosità sul film
Il film è tratto dal romanzo omonimo di Carlo Levi e interpretato da Gian Maria Volonté.
Le riprese sono state girate a Matera, Craco (panoramiche esterne ed ingresso del paese), Aliano (dove si svolge il romanzo originale) e Guardia Perticara (scene della piazza, della casa del Podestà e della chiesa).
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Photo credit O-zone at it.wikipedia [CC BY 2.5 it], da Wikimedia Commons
2 commenti:
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Ni ricordo di questo vecchio film che rimasi incantato da una di una tradizione.
RispondiEliminaCiao e buona domenica caro Vincenzo.
Tomaso
Ciao CODW,
RispondiEliminauna lettura indimenticabile;me ne parlò per prima la mia maestra delle elementari, una persona straordinaria, che ha saputo suscitare un grande desiderio di cultura nelle bimbe che le erano affidate.
Saluti
Fata C