In vista del 25 aprile lancio un appello rivolto a tutti.
Se qualcuno di voi fosse interessato a pubblicare nel mio blog qualche proprio post, poesie o temi legati alla resistenza; basta contattarmi qui oppure lasciare il link del post da pubblicare nei commenti qui sotto.
Tutti i post saranno attribuiti all’autore, con link diretto al post originale; visto il tempo ristretto spero in una vostra adesione.
http://lippopotamo.blogspot.it/2012/04/quel-25-aprile-1945-venezia.html
RispondiEliminaBella idea. Ciao
http://massimocaccia.blogspot.it/2012/04/letteratura-e-resistenza-25-aprile-2012.html
RispondiEliminaPenso possa tornare utile!
Buona notte
Hai già trovato un'opportunità, mi sembra. Io purtroppo non ti posso essere utile.
RispondiEliminaScegli magari tu su macf.posterous.com ... Ad ogni buon conto ti mando a parte due link più settoriali.
RispondiEliminaci sono.....
RispondiEliminahttp://terraelibertacirano.blogspot.it/2012/04/25-aprile-sempre.html
ehm! "se qualcuno di voi sarebbe interessato"... penso non ci voglia il "se", ma col punto interrogativo (qualcuno di voi sarebbe interessato?), altrimenti penso si dica "se qualcuno di voi fosse interessato" (scusa, lo faccio solo perché lo fanno anche con me:-)
RispondiEliminaGiusta osservazione.
EliminaGli eventi storici che portarono alla Resistenza sono così semplici da essere assolutamente incontrovertibili, non possono essere né revisionati (la Storia non è un’automobile alla quale rilasciare tagliandi di validità a scadenze stabilite) né ridimensionati. Dopo l’ignominiosa fuga del re e di Badoglio da Roma, gli italiani e le forze armate italiane furono abbandonate a se stesse e il nostro paese venne militarmente occupato dai soldati di Hitler. Allora furono in molti a ribellarsi a questa occupazione diventando partigiani, combattenti per liberare la Patria dallo straniero.
RispondiEliminaSi trovarono fianco a fianco comunisti, socialisti, cattolici, liberali, uomini del partito d’azione, ufficiali dell’esercito, graduati, soldati, senza partito, reduci dai vari fronti.
Fu un movimento del tutto spontaneo e popolare. Solo dopo, solo quando il fantoccio Mussolini creò la Repubblica di Salò, la guerra di Liberazione divenne anche lotta contro i repubblichini che avevano così entusiasticamente affiancato i nazisti, autori d'innumerevoli stragi contro la popolazione inerme.
Non si trattò di una guerra civile, come affermano alcuni storici, e se lo fu in parte questo avvenne come conseguenza dell’intervento dei fascisti. I partigiani hanno segnato una pagina gloriosa della nostra storia. Hanno permesso che l’Italia si riscattasse dalle colpe del fascismo, prime tra tutte le leggi razziali, e riacquistasse la sua dignità di nazione. Hanno fatto sì che nascesse uno Stato democratico, hanno fatto sì che si potesse scrivere una Costituzione alla stesura della quale hanno contribuito tutti i rappresentanti delle diverse volontà popolari. Andra Camilleri
Erano i tempi delle vacche magre,eppure,in quella cascina,come in tante altre della Bassa Modenese,erano proprio le vacche le più pasciute,curate da tutti come beni rari affinchè continuassero a versare il loro oro bianco,grazie al quale si producevano formaggelle e caciottine famose in tutto il circondario. Perfino cal commando tedesco di Modena venivano spesso dei soldati con una camionetta, a fare incetta di queste delizie. Viveva la' una coppia di contadini con una figliuola sui vent'anni, mentre i due figli maschi erano uccelli di bosco assieme ai tanti partigiani. C'era poi il giovane Pippo,amato e coccolato da tutti, che controllava,perlustrandoli, i dintorni. A volte, a notte fonda, notava dei viavai misteriosi. Nello scantinato della masseria erano imboscati due uomini che parlavano una strana lingua: Pippo li osservava dalla finestrella o seguendo mamma che portava loro da mangiare. Poi si intrufolava nella cantina per controllare più da vicino il suo tesoro: un grosso, odoroso salame, appeso tra due botti di vino, che diceva:"MANGIAMI"! Pippo un pò diffidente per natura,temeva che quei signori non avrebbero resistito alla tentazione. Dovette poi riconoscere che quei due stranieri, con i vestiti uguali, erano onesti.Mamma Pina aveva promesso che quel bel salamone sarebbe stato equamente sudduviso in un giorno speciale. Così, alcuni giorni dopo il 25 aprile del 1945 tutta la famiglia si riunì attorno ad un a tavolata colma di ogni ben di dio. Mamma Pina, tolti gli spaghi, iniziò ad affettare il salame. Poi si fermò e, preso il culetto, disse: Questo è per Pippo! e glielo gettò. Pippo fece un balzo e l'afferrò tra i denti ma non lo mangiò subito. Lo posò, lo lappò e lo mordicchiò poi, fiducioso di riceverne ancora, lo trangugiò in un solo boccone: è così che fanno i cani.
RispondiEliminaBravo Cavaliere bello quello che cerchi di fare, io che ho vissuto quei tempi lo so quanto importante è far ricordare a tutti quei difficili momenti della nosta storia.
RispondiEliminaTomaso
bellissima idea,sono cose che devono essere sempre ricordate!!!!
RispondiEliminaInserisco i post in ordine di adesione.
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