mercoledì 11 aprile 2012
Libertà e privacy a rischio: inizia l'era del controllo totale della rete
Articolo da Wikinotizie, le notizie a contenuto aperto
Washington DC, martedì 10 aprile 2012
Mike Rogers e Dutch Ruppersberger hanno proposto al Congresso degli Stati Uniti un disegno di legge volto a prevenire gli attacchi informatici ai siti Internet e "ad altri scopi". Il Cyber Intelligence Sharing and Protection Act (CISPA) autorizzerà soggetti privati a monitorare il traffico Internet e le comunicazioni private dei cittadini americani, su richiesta del governo, aggirando le leggi che sono attualmente in vigore.
Kendall Burman, del Center for Democracy and Technology, intervistata a Russia Today, afferma che La sicurezza in Rete, quando fatta bene e in modo ristretto, può dare benefici a tutti; ma ciò essere fatto in modo incrementale [...] e l'approccio oppressivo che stanno adottando con queste leggi [...] dà luogo a problemi veri e seri.
Secondo la Electronic Frontier Foundation, il linguaggio del CISPA è così generico che potrebbe essere interpretato in modo da consentire agli Internet Service Provider (ISP) e a società come Google e Facebook di intercettare i tuoi messaggi e trasmetterli al governo. Anche la protezione di informazioni private o governative e di informazioni personalmente identificabili, secondo EFF, rischia di portare alla chiusura siti come WikiLeaks, i quali attualmente sono protetti dal Primo Emendamento, che garantisce libertà di parola. In aggiunta, rileva la EFF, tra gli obiettivi dichiarati del CISPA c'è anche la lotta all'appropriazione non autorizzata di materiale coperto da proprietà intellettuale, riproponendo con una veste diversa lo scopo dello Stop Online Piracy Act già ritirato al Congresso, e autorizzando anche in questo caso le pratiche come il blocco delle utenze private e l'oscuramento dei siti.
Tra le società che si sono dichiarate favorevoli all'approvazione del disegno di legge, spiccano Facebook, IBM, Intel, Microsoft, Oracle, Verizon. La legge prevede l'immunità per le società che collaborano nel raccogliere e nel comunicare al governo americano le informazioni richieste.
Come riportato da Wired, la National Security Agency americana sta già costruendo un complesso da 2 miliardi di dollari, destinato alla raccolta delle informazioni, noto come Utah Data Center. Si prevede che entrerà in funzione nel settembre 2013.
Desta stupore anche la tempistica: proprio in questo periodo, il governo britannico sta valutando una legge che, se approvata, autorizzerebbe il monitoraggio delle comunicazioni online dei privati cittadini, come le e-mail e le telefonate, con lo scopo dichiarato di aumentare le informazioni a disposizione contro la criminalità.
Fonte: Wikinotizie, le notizie a contenuto aperto
Autori: vari
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Articolo tratto interamente da Wikinotizie, le notizie a contenuto aperto
10 commenti:
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Ma "loro" non erano un faro di democrazia e libertà? Ho paura che anche i "nostri" si adegueranno presto.
RispondiEliminaAmericani e Inglesi ... sono come i carabinieri sempre in coppia!! ciao
RispondiEliminaCaro Cavaliere le notizie che ci porti non sono per niente rallegranti! vorrebbero proprio tappare la bocca a tutti.
RispondiEliminaBuona serata caro amico.
Tomaso
Temo che l'era del controllo sia cominciata da un bel pezzo, ma di certo si sta aggravando... Presto anche per scoreggiare in casa propria ci vorrà il permesso di qualche porco d'un burocrate, e bisognerà pagare una piccola tassa, poiché il peto inquina... Poi qualche altro stronzo analizzerà l'emissione anale, per scoprire i nostri gusti e bombardarci con spamming personalizzato...
RispondiEliminaAmericani e inglesi come i carabinieri ... bella, da ricordare questa!
RispondiEliminaIo credo che il web sia monitorato da molto, ma molto tempo, certo che stiamo andando verso una censura da nazismo.
Buona giornata, un saluto Cavaliere
E andiamo sempre peggio...
RispondiEliminaBuona serata!
mi dispiaccio molto x questa notizia. è giusto un controllo,ma nn cosi'
RispondiEliminaIo credo sia una buona notizia. Provo a spiegarmi: significa che on line il potere è tornato a noi gente comune, a noi cittadini.
RispondiEliminaIl fatto che le dittature di tutto il mondo si diano tanto da fare per reprimere questo mezzo di comunicazione, è il segno del potere acquisito.
Non credo però sia così semplice fermare questa rivoluzione digitale. Internet offre mille nascondigli, mille rifugi.
Forse assisteremo ad una guerra informatica con gli Stati a caccia dei partigiani della rete.
Ma non credo sarà così semplice fermare questa rivoluzione...
Temo di essere ahimè, d'accordo con lo Zio che saluto caldamente! Ovvio che lascio il mio sincero saluto anche a te cavaliere!
RispondiEliminaHo letto ieri che c'é un'altra Internet (o altro Web), sotterranea, per così dire ...
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