martedì 31 gennaio 2012

Il consumatore d’illusioni

Queue - Quo Vadis?

Questa costante dell'economia capitalistica che rappresenta la caduta tendenziale del valore d'uso sviluppa una nuova forma di produzione all'interno della sopravvivenza aumentata, la quale non si è affatto affrancata dall'antica penuria, poiché esige la partecipazione della grande maggioranza degli uomini, come lavoratori salariati, al proseguimento infinito del suo sforzo, e che ciascuno sappia che vi si deve sottomettere o morire. E' la realtà di questo ricatto, il fatto che l'uso sotto la sua forma più povera (mangiare, abitare) non esiste più se non imprigionato nella ricchezza illusoria della sopravvivenza aumentata, è questa la base reale dell'accettazione dell'illusione in generale nel consumo delle merci moderne. Il consumatore reale diviene consumatore di illusioni. La merce è questa illusione effettivamente reale, e lo spettacolo la sua manifestazione generale.

Guy Debord

Tratto da | La società dello spettacolo di Guy Debord


Photo credit h.koppdelaney caricata su Flickr - licenza foto: Creative Commons

6 commenti:

  1. Sopravvivere o morire ... un'amara realtà.
    Un caro saluto

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  2. Si siamo inconsapevolmente usati da un sistema. Dove fingiamo di essere marionette ma siamo solo nevrotici abbiamo mille paure. Non siamo vincenti, siamo dei testardi vogliamo star bene con le cose, dimenticando che dobbiamo morire.

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  3. Molto interessante caro Cavaliere, tutto quello che hai scritto è la realtà di oggi, pensando tutti dovrebbero vivere la vita serenamente tanto alla fine non porta niente con se...
    La fine arriva tanto in fretta che pochi sono consapevoli di tutto questo.
    Buona giornata amico.
    Tomaso

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  4. ..sagge riflessioni, dovremmo abituarci a pranzi frugali, ma è dura per chi ha già così poco...

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  5. Sono d'accordo!
    Ciao, Cavaliere, buona giornata

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  6. ...non sarei stata capace di usare le parole usate da questo Guy Debord, ma sono assolutamente d'accordo...

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