domenica 1 gennaio 2012

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi di Cesare Pavese



Verrà la morte e avrà i tuoi occhi

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi-
questa morte che ci accompagna
dal mattino alla sera, insonne,
sorda, come un vecchio rimorso
o un vizio assurdo. I tuoi occhi
saranno una vana parola,
un grido taciuto, un silenzio.
Così li vedi ogni mattina
quando su te sola ti pieghi
nello specchio. O cara speranza,
quel giorno sapremo anche noi
che sei la vita e sei il nulla

Per tutti la morte ha uno sguardo.
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.
Sarà come smettere un vizio,
come vedere nello specchio
riemergere un viso morto,
come ascoltare un labbro chiuso.
Scenderemo nel gorgo muti.

Cesare Pavese


4 commenti:

  1. Veramente bella questa poesia triste, ma reale, grazie caro Cavaliere di averla condivisa.
    Tomaso

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  2. Devo a Pavese l'amore per la lettura. Quando ero ragazzo ricordo quando venne a parlare alla biblioteca di Castelfiorentino nel suo viaggio in Toscana che ha annotato nel Mestiere di Vivere.Io ragazzo vidi tutta quella folla che entrava ad ascoltarlo, mio fratello 5 anni più di me ci entrò e la mattina dopo mentre lavoravamo mi raccontò della serata. Dalla curiosità all'amore per l' autore è stato un passaggio naturale.Dice pavese di QUEL VIAGGIO:
    26 Febbraio.
    giro Toscana Emilia.
    pensato un saggio sulla poesia e cultura popolare. E cita ELSA,PESA, Siena....

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  3. grazie per avermi ricordato un po' di pavese.
    buon anno!

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