San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l'aria tranquilla
arde e cade, perché si gran pianto
nel concavo cielo sfavilla.
Ritornava una rondine al tetto:
l'uccisero: cadde tra i spini;
ella aveva nel becco un insetto:
la cena dei suoi rondinini.
Ora è là, come in croce, che tende
quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell'ombra, che attende,
che pigola sempre più piano.
Anche un uomo tornava al suo nido:
l'uccisero: disse: Perdono;
e restò negli aperti occhi un grido:
portava due bambole in dono.
Ora là, nella casa romita,
lo aspettano, aspettano in vano:
egli immobile, attonito, addita
le bambole al cielo lontano.
E tu, Cielo, dall'alto dei mondi
sereni, infinito, immortale,
oh! d'un pianto di stelle lo inondi
quest'atomo opaco del Male!
Giovanni Pascoli
Ciao Cavaliere, mi auguro che questo pianto di stelle che si ripropone ogni 10 di agosto, possa essere generato qualche volta dalla gioia e non dal dolore!
RispondiEliminaBuona giornata!
Pascoli ha associato al pianto ed al dolore... il mio stato d'animo rifugge da essi... e mi piace pensare alla notte di S.lorenzo come la notte che aumenta la speranza di realizzare i desideri...
RispondiEliminaUn sorriso
Da bambino (ahaha) a scuola la facevano imparare a memoria.
RispondiEliminaGrazie.
Paolo
Ciao e grazie per la poesia, anch'io a scuola l'avevo studiata a memoria..allora mi sembrava un po' retorica ma oggi ne apprezzo la bellezza!
RispondiEliminaBuon pomeriggio!
Carmen
...una stella brillerà per Voi stanotte...alza gli occhi al cielo Cavaliere...il Cielo non è cupo manto...bensì Mantello di Stelle a vegliare in sogni...speranze...attese...
RispondiEliminaun abbraccio e un augurio per un vissuto odierno ricco di emozioni ed armonia..a presto..
dandelìon
Il 10agosto è una data particolare, per me che sono da sempre incantata dalle stelle.
RispondiEliminaScruto il cielo appena posso.
Ciao Cavaliere
Cristiana
Adesso la ricordo e ricordo quanto da bambino mi abbia commosso! Un po' ancora adesso, pero', a rileggerla bene ...
RispondiEliminaQuesta bellissima poesia di Pascoli l'apprezzo adesso che quando mi è stata imposta di studiarla a memoria tra i banchi di scuola, quanti ricordi e quanti sogni .... mille speranze si realizzino con fede. Buona serata Cavaliere.
RispondiEliminaAnch'io da bambina la imparai a memoria... mi piacque così tanto! Nel mio immaginario, però, vedevo quel padre se pur morto stringere ancora tra le mani le due bambole... Mi mettevo nei panni delle due bimbe a cui era destinato quel dono... quante lacrime sotto il cielo stellato della notte di San Lorenzo...
RispondiEliminaUn abbraccio e un augurio di speranza per te.
Mary
Quando me la spiegarono, alle elementari, mi colpì come uno schiaffo il misto di speranza epessimismo dell'ultima strofa. E così è.
RispondiEliminaSandra