Articolo da Il FattoQuotidiano.it
Spostare il 25 aprile, ma anche il 1 maggio e il 2 giugno, alla domenica più vicina oppure al lunedì. Far slittare le “feste non concordatarie”, le feste laiche, non religiose. E’ una delle sorprese riservate agli italiani dalla manovra del governo. E nel silenzio agostano, quando quasi tutti sono in ferie, la sorpresa è anche un’altra. Proprio i partigiani d’Italia, non esattamente dei ragazzini cresciuti accanto a una tastiera, fanno boom di “mi piace” su facebook: la nota dell’Anpi (Associazione nazionale partigiani d’Italia) rivendica il 25 aprile e le atre feste. E se anche molti sono in ferie, attraverso la rete e proprio sui social network scorre l’ondata di proteste contro la scelta del governo.
n provvedimento caduto nel silenzio generale, attacca lo Uaar (Unione atei e agnostici razionalisti) che sul suo sito parla di “resa incondizionata dell’intero arco parlamentare alle esigenze del Vaticano” – le parole sono del segretario Raffaele Carcano. Nella terra emiliano-romagnola, nella regione dell’eccidio di Marzabotto, dell’uomo che verrà, emerge ancora più forte e chiara la “vivissima preoccupazione” manifestata nelle parole dell’Anpi. E a insorgere sono tanti.Roberto Grendene dell’Uaar di Bologna non è affatto convinto che le ragioni della crisi spieghino la decisione del governo e fa i dovuti distinguo: “Razionalizzare le festività è plausibile, ma è assurdo attaccare le date simbolo dei valori civili. E come associazioni stiamo reagendo in tanti, lo Uaar ma anche Rete Laica. Certo, molti sono in ferie, ma lo diciamo a chiare lettere e l’abbiamo anche scritto: difendiamo le radici laiche e diciamo no ai privilegi su base religiosa”. Grendene lancia una provocazione al governo: perché non annullare le festività dei santi patroni? Il 25 aprile e il 1 maggio dovrebbero al contrario essere tutelate, “tantopiù in una regione come l’Emilia Romagna per noi sono date simbolo”.
Su facebook le voci indignate sono tante: “25 aprile e 1 maggio, proprio non li sopportano!”, scrive Daniele, mentre Carla insorge contro “lo smantellamento di valori e tradizioni” e in tanti inneggiano alla protesta. Alcuni chiedono di più, anche all’Anpi. Chiedono parole più dure, “un comunicato meno edulcorato”. E per ora, se facebook insorge, la politica fa poco rumore. Per ora si sono espressi i consiglieri regionali Favia e De Franceschi, per condannare “il sacrificio del 25 aprile, del 1 maggio e del 2 giugno in nome della logica del Pil, la stessa che ci ha portati alla rovina”.
Fonte:IlFattoQuotidiano.it
Autore: Francesca De Benedetti
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Articolo tratto interamente da IlFattoQuotidiano.it
E' una vita che cercano di toglierci le festività, il contratti fisso lavorativo, e la libertà di parola che ancora non mi sembra veramente libera, ossia non ti sparano, ma danno lo possono fare.
RispondiEliminaQualche anno fa per toglierci il contratto fisso abbiamo scioperato un'intera settimana d'avanti alla ditta, rimettendoci tanti soldini oltre a far turni per non permettere ai tir di passare.
Volevano intaccare la nostra costituzione, aprire una falla così avrebbero illegalizato gli scioperi ( che è l'unica "arma di difesa" per protestare)... In brave stanno cercando di renderci ancora più schiavi come una volta " si padrone"
La scusa è la competività ??? Mi scappa da ridere!! Da noi con questa scusa facevamo 3 giorni di lavoro e due di cassa integrazione e per essere competitivi hanno aumentato la cadenza lavorativa, in modo che il numero complessivo settimanale era eguale con 2 giorni in meno di lavoro. Che vergogna!!!!!!!!!!!!
I furbi sono sempre più furbi!!! Ciao
@Silvia 66
RispondiEliminaAnch'io come te,sono un operaio e anche turnista(comprese notti e festivi).Vogliono toccare i nostri diritti e soprattutto renderci ancora più schiavi del lavoro.Perchè dobbiamo sempre pagare noi,una crisi inventata da questo maledetto sistema capitalista?
Ma possibile che chi deve rimetterci siamo sempre noi e solo noi?manderei tutti a casa..ma tutti però..pensano solo ai propri interessi.buona domenica
RispondiElimina@Le Ricette di Tina
RispondiEliminaPurtroppo ci rimettiamo sempre e solo noi
Altro che giù le mani dal 25 aprile!
RispondiEliminaIo le mani gliele taglierei del tutto ai nostri politici ladroni che non sono neanche "nostri" dal momento che si sono eletti tra loro.
Sono solo cani che difendono il loro osso.
@Gianni
RispondiEliminaInfatti ci vuole una nuova legge elettorale.Non possono candidarsi sempre le stesse persone e poi ,perchè non rendere partecipi i cittadini tramite votazione delle leggi, via web ?
Tenere duro! Ed organizzarsi alle lotte!
RispondiEliminaAllora, le feste si devono fare, specie qui al mare che si vive di turismo, se tolgono le feste tolgono eventuali ponti e quindi "scappate" al mare.Dovrebbero chiederlo a noi italiani se siamo d'accordo su questa nuova invenzione. La cosa non mi stupisce, sai perchè? da quanto il cavaliere dice che dovremmo lavorare di più? anni e anni...
RispondiElimina@Adriano Maini
RispondiEliminaSicuramente
@giglio
Questa abolizione è ideologica;ci sono troppi nostalgici fascisti in questo Governo
Ci stanno togliendo tutto!
RispondiEliminaE' una vergogna! Io per esigenze di lavoro, come mio marito lavoriamo anche nei festivi, (le carceri non chiudono).
Ma in che condizioni! Parlano di detenuti e celle sovraffollate e delle condizioni di chi ci lavora?
Costretto a lavorare 7 giorni su 7 perché non c'è personale e lo stato non ha soldi per pagare gli straordinari?
Ora ci tolgono le festività!
I nostri partigiani si rivolteranno nelle tombe!
@Nani e Lolly
RispondiEliminaInfatti dove prima lavoravano in tre,adesso lavora uno e con tutto il peso del lavoro sulle spalle.Una vera vergogna!
Questi al governo sono anche peggio dei "nostalgici fascisti" perchè non hanno alcuna tradizione storica... conoscono solo la ragione delle loro tasche e dei loro privilegi. Tutto a discapito della povera gente. E' davvero disgustoso.
RispondiEliminaMary
@ Mary
RispondiEliminaPurtroppo in Italia godono di troppi privilegi
Devo essere sincera. Quando per legge è stata istituita la festa del 17 marzo per l'Unità d'Italia molti miei colleghi protestarono perché, in questo modo, perdevano una giornata di ferie o meglio gli s'imponeva di farla in una data giornata.
RispondiEliminaArrivarono a dire che non volevano stare a casa ma volevano venire al lavoro. Fu necessario inviare loro il testo di legge perché addirittura pensavano che fossimo noi dell'Ufficio Risorse Umane ad imporgliela.
A qualcuno una lezione ogni tanto fa bene anche se ne vado di mezzo pure io.
Un abbraccio e buona settimana
Buongiorno e buon inizio settimana..a presto
RispondiElimina@Kylie
RispondiEliminaQuella di quet'anno era una festività speciale;ma il 25 e il 1 maggio,hanno significati importanti
Il 25 aprile, il 2 giugno, il 1 MAGGIO devono rimanere lì. E non esistono lunedì che tengano, sono date che hanno significato...ma come dice Caparezza forse non siete Stato voi...e comunque, non è che si migliora la produttività annullando le ferie. Al contrario, si scoraggia il lavoratore, che produce meno e peggio. Mah.
RispondiElimina@ il_cesco
RispondiEliminaTra l'altro si produce dei danni al turismo
è verissimo...
RispondiEliminaUn modo , e nemmeno troppo nascosto, per eliminare la memoria...certe memorie.
RispondiEliminaTenere duro, come dice Adriano.
Non so davvero che dire... più vado avanti più mi rendo conto che son TUTTI uguali, destra sinistra sotto e sopra... è un vero schifo!
RispondiEliminaTanto TUTTI loro non lavorano mai.. che gli frega?
Per i 150 anni dell'unione d'Italia... ma che bel pensiero!
Condivido il pensiero di Adriano. Resistere e organizzarsi.
RispondiEliminaCiao Cavaliere, popolo= macchina da lavoro che vive per lavorare e non lavora per vivere, sopravvive con ciò che gli è consentito!
RispondiEliminaBuona serata!
@Sandra M. ,Ambra
RispondiEliminaL'unione fa la forza
@Sara...
Ci hanno fatto un bel regalo per i 150 anni
@Sciarada
Il lavoro già rende schiavi;ma questi ci tolgono anche la dignità