Ottobre dentro un nuvolo declive
sui castagneti, mèdita assonanze
fra l'oro morto delle foglie estive
e l'aria azzurra, pregna di distanze.
Ma un rullio d'ali stringe e circoscrive
l'ultime quasi esanimi fragranze
di terra, e irradia nelle zolle attive
l'armonia di più sveglie concordanze.
Un sussulto, che sembra esalar fuori
dal profondo dei suoli agita a tratti
le morte foglie in brividi sonori.
Ma le respinge in basso, dalle zone
alte, qual pullulio d'angoli esatti,
che l'inverno dei cieli in terra pone.
Arturo Onofri







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