Articolo da LifeGate
Un emendamento al cosiddetto ddl Valditara la esclude non più dalle elementari ma anche dalle secondarie di primo grado. Intanto i femminicidi continuano.
Mentre le notizie di femminicidi si inseguono giorno dopo giorno – ultimo quello di Pamela Genini alle porte di Milano – nelle scuole italiane l’educazione sessuale e affettiva è sempre più un tabù: grazie a un emendamento a un disegno di legge sul consenso informato a scuola l’educazione sessuale e affettiva, che finora era esclusa dalle scuole elementari in giù, diventa off limits anche per le scuole secondarie di primo grado. Vale a dire le scuole medie, frequentate dai ragazzi dagli 11 ai 14 anni. Un altro piccolo grande colpo all’educazione degli adolescenti. L’emendamento al cosiddetto ‘ddl Valditara’, che porta la firma di Giorgia Latini, deputata della Lega, estende l’esclusione delle attività didattiche e progettuali “nonché ogni altra eventuale attività aventi ad oggetto temi attinenti all’ambito della sessualità” oltre alla scuola dell’infanzia e la scuola primaria anche “la scuola secondaria di primo grado”: le medie appunto.
Una decisione grave perché secondo il rapporto “Comprehensive sexuality education country profiles dell’Unesco, condotto in 50 Paesi, appena il 20 per cento di essi dispone di una legislazione sull’educazione sessuale e affettiva, mentre il 39 per cento ha adottato iniziative specifiche. L’Italia si colloca, non a caso tra gli ultimi Stati membri dell’Unione europea della classifica: in Europa 19 Paesi hanno reso obbligatoria l’educazione sessuale a scuola, spesso ampliandola oltre gli aspetti più prettamente legati alla biologia, per includere temi come relazioni, consenso e ruoli di genere.
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Fonte: LifeGate
Autore: Simone Santi
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Articolo tratto interamente da LifeGate
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Non credo che l'educazione sessuale risolverebbe il problema dei femminicidi.La famiglia deve intervenire sui bambini sin da piccoli.
RispondiEliminaLa questione non la risolverebbe, ma ci vuole l'educazione sessuo affettiva nelle scuole, come in altri Paesi. Le famiglie devono fare la loro parte, anch'io come genitore, insegno ai miei figli il rispetto e abbiamo un dialogo molto aperto.
EliminaCavaliere, sto postando sul mio blog questo tuo post.
RispondiEliminaPerò onestamente in parte mi sento d'accordo con Olga. però per altri versi che gli insegnanti(prepatati nella materia) anche sulle malattie che ne deriva da un rapporto sessuale. si sostituiscono ai genitori che non hanno la capacità di affrontare il problema.
Grazie per la condivisione. Nelle scuole ci vogliono psicosessuologi che insegnano la materia, che sono molto più preparati. Le famiglie devono insegnare il rispetto verso il prossimo, che spesso non è scontato.
EliminaPerò purtroppo questo non avviene.
RispondiEliminaCon questo governo la vedo dura.
EliminaE con le famiglie di stranieri?Come la mettiamo...
RispondiEliminaLa scuola deve essere laica, ma temo più il bigottismo italico.
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