"Ti ho sentito nell'altra stanza chiedere a tua madre: "Mamma, sono palestinese?" Quando ha risposto 'Sì', un silenzio pesante è calato su tutta la casa. È stato come se qualcosa che incombeva sulle nostre teste fosse caduto, il cui rumore è esploso, poi silenzio. Dopo ti ho sentito piangere. Non riuscivo a muovermi. C'era qualcosa di più grande della mia consapevolezza che nasceva nell'altra stanza attraverso i tuoi singhiozzi smarriti. Era come se un bisturi benedetto ti stesse tagliando il petto e vi mettesse il cuore che ti appartiene. Non riuscivo a muovermi per vedere cosa stesse succedendo nell'altra stanza. Sapevo, tuttavia, che una patria lontana stava rinascendo: colline, uliveti, morti, stendardi strappati e piegati, tutti che si aprivano la strada verso un futuro di carne e sangue e nascevano nel cuore di un altro bambino. Credi che l'uomo cresca? No, nasce all'improvviso: una parola, un istante, penetra il suo cuore in un nuovo palpito. Una scena può scagliarlo giù dal soffitto dell'infanzia sulle asperità della strada."
Ghassan Kanafani








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