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mercoledì 21 maggio 2025

Ode sulla solitudine di Alexander Pope




Ode sulla solitudine


Felice l'uomo, il cui desiderio e la cui cura

Pochi acri paterni legati,

Contento di respirare l'aria natia,

Nel suo stesso terreno.


Le cui mandrie con il latte, i cui campi con il pane,

I cui greggi gli forniscono vestiario,

I cui alberi d'estate gli danno ombra,

Nel fuoco d'inverno.


Beato, che puoi trovare senza preoccupazioni

Le ore, i giorni e gli anni scorrono dolcemente via,

Nella salute del corpo, nella pace della mente,

Tranquillo di giorno,


Sonno profondo di notte; studio e tranquillità,

Insieme mescolati; dolce ricreazione;

E l'innocenza, che più piace,

Con la meditazione.


Lasciatemi vivere così, invisibile, sconosciuto;

Lasciatemi morire così senza rimpianti;

Ruba al mondo, e non una pietra

Dimmi dove mi trovo.

Alexander Pope


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