venerdì 8 gennaio 2021

Whatsapp presenta una nuova informativa della privacy



Articolo da Wired

Che cosa significa il messaggio di avviso su WhatsApp che tutti gli utenti stanno ricevendo una volta aperta l’app oggi 7 gennaio 2021 e che verosimilmente hanno chiuso senza leggere facendo subito tap su “conferma”? Il popolare servizio di messaggistica istantanea dell’universo Facebook sta aggiornando i propri termini e l’informativa sulla privacy e chiede esplicitamente ai propri utenti di accettare. Oppure, in caso contrario, di cancellarsi e perdere la propria utenza.

Da iPhone o da Android oggi appariva una finestra a sorpresa al primo avvio di WhatsApp. I protagonisti sono i nuovi termini di servizio che entreranno in vigore dal prossimo 8 febbraio 2021. Sono due gli aggiornamenti che vengono messi in risalto nell’avviso: la modalità di trattamento dei dati e come le aziende possono utilizzare i servizi disponibili su Facebook per conservare e gestire le proprie chat su WhatsApp.

Perché si cita Facebook e cosa c’entrano le aziende?

Tutto era stato già anticipato sondando il codice delle versioni beta da Wabetainfo il 2 dicembre e spiegato nel dettaglio sul blog ufficiale di WhatsApp lo scorso 4 gennaio. Ma come dimostrato dai sempre più numerosi post sui social c’è molta confusione e necessità di una spiegazione semplice.

In una frase, rispetto a prima è ora obbligatorio cedere numerose informazioni personali che potranno poi essere sfruttate dalle aziende su Facebook per determinati servizi, soprattutto a livello commerciale.

Scendendo nel dettaglio, lo scopo dichiarato di questa raccolta dati è per migliorare l’esperienza con le inserzioni e i prodotti del social network. I dati che possono essere condivisi tra WhatsApp e Facebook sono – tra gli altri – il numero di telefono, le informazioni su come si interagisce con altri utenti o aziende, i dati sulle transazioni, info sul dispositivo mobile e sull’indirizzo ip.

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Fonte: Wired

Autore: 
Diego Barbera

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Articolo tratto interamente da Wired


13 commenti:

  1. Ho seguito le vicende di WhatsApp. Uso pochissimo il cellulare e quasi sempre per sms che permettono il funzionamento di c/c Posta banking.

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  2. Mi hai scoperta.
    Ho dato il mio consenso senza nemmeno provare a leggere il messaggio.
    Posso dire "tanto, ormai"...?

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  3. Io ho aperto WhatsApp sie ieri che oggi ma non ricordo di aver visto questo messaggio .Comunque non mi piace che le mie informazioni personali vengano diffuse a terzi. Saluti.

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  4. E ci siamo preoccupati di immuni...che al contrario sarebbe stato utile nella lotta al virus.
    Comunque sì, ovviamente ho accettato (il messaggio è arrivato stamani).

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  5. Io ho accettato anche perché sarebbe la volta buona che Facebook inizi a mostrarmi annunci pertinenti! A che serve che deve trattare i miei dati se, iscritto in gruppi vegan e contro la caccia, devo poi sorbirmi annunci che cercano un macellaio?
    O, da persona che non ha mai commentato un programma televisivo attuale poiché non li vedo, né una qualunque serie trasmessa da Netflix e simili, devo visualizzare banner per abbonarmi?

    La verità è che queste aziende, con le loro campagne pubblicitarie, si stanno allargando un po' troppo per i miei gusti in fatto di trattamento dei dati IMPOSTO agli utenti. Ci vorrebbe una campagna di abbandono in massa di queste app! E fosse per me, tutto dovrebbe essere regolamentato a livello di pubbliche amministrazioni e non da privati.

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    1. Ci sono app alternative, purtroppo la massa segue quelle comuni.

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    2. Lo so che ci sono altre app, ma dovrei usarne almeno tre (Telegram, Viber e un'altra...) per avere possibilità di scambiare messaggi e file gratis con tutti i miei contatti.
      E anche se lo facessi, alla prima occasione ecco che serve tirare su un gruppo, magari di colleghi di lavoro, e richiedono Whatsapp.

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