sabato 9 gennaio 2021

Strage di Viareggio: prescritti gli omicidi colposi

2009 Viareggio train explosion 01

Articolo da Pressenza

 “E’ una sentenza che ci ha lasciato attoniti, un gravissimo colpo, una doccia fredda per i familiari delle 32 vittime innocenti e per le associazioni, enti e sindacati che come parti civili hanno sostenuto questa battaglia di giustizia e verità”, è quanto ha dichiarato Laura Mara, avvocata di Medicina Democratica Movimento di Lotta per la Salute, sulla sentenza della IV Sezione della Corte di Cassazione, emessa ieri e di cui si attendono le motivazioni, per avere un quadro più chiaro e preciso.

“ Come pure – ha aggiunto – rappresenta un grave e pericoloso precedente l’annullamento delle statuizioni civili per le 20 associazioni, enti e sindacati, che in questi anni si sono costituite parti civili e che di fatto saranno condannate a pagare le spese processuali”. Una beffa, che si aggiunge al danno incommensurabile della perdita di vite umane, perché i soggetti definitivamente estromessi dal processo, con la sentenza di ieri in Cassazione, dovranno restituire i risarcimenti e le provvisionali per il pagamento spese legali già percepiti in base alle sentenze di primo grado, confermate in Appello a Firenze. Questi, fra gli altri, gli effetti devastanti della sentenza con cui la Corte di Cassazione ha annullato le condanne emesse dalla Corte d’Appello di Firenze contro gli ex amministratori delegati di Ferrovie dello Stato e RFI Mauro Moretti e Michele Mario Elia, rinviandone gli atti alla Corte d’Appello di Firenze.

Con l’annullamento, infatti, dell’aggravante dell’incidente sul lavoro, sono scattate le prescrizioni sull’omicidio colposo. “Ciò che ‘rimane in piedi’ è l’accusa di disastro ferroviario -ha dichiarato Fulvio Aurora, responsabile delle vertenze giudiziarie di Medicina Democratica- perché quello non lo si può proprio “oscurare”, visto che ha incendiato il cielo di Viareggio in quella orrenda notte del 29 giugno 2009, ingoiando la vita di 32 persone, donne, uomini, bambini, un ‘intera strada, la Via Ponchielli e un quartiere, con una ferita che non sarà mai più sanata!” Una sentenza choc che ha azzerato e rimette in discussione quanto pareva acquisito nei precedenti gradi di giudizio, e che ha gettato nello sconforto e in una disperazione profonda i familiari delle 32 vittime.

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Fonte: Pressenza

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Photo credit rabendeviaregia, CC BY-SA 2.0, via Wikimedia Commons


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