lunedì 4 gennaio 2021

Chi rifiuta il vaccino contro il coronavirus rischia il licenziamento?



Articolo da Il Manifesto in rete

Sono iniziate – finalmente – le vaccinazioni contro il virus Sars-Cov 2, che ha causato la attuale pandemia da Covid 19.

Subito è nato un dibattito, attualmente solo in fase embrionale, sulla possibilità dei datori di lavoro di licenziare i propri dipendenti che non si siano vaccinati, in quanto in sostanza ritenuti un (più o meno potenziale) pericolo per l’azienda ed i suoi dipendenti.

Al momento si registrano già alcune autorevoli prese di posizione.

In estrema sintesi, e senza andar troppo per il sottile, da una parte l’ex pubblico ministero di Torino Raffaele Guariniello (ora forse in pensione) e Pietro Ichino (ex parlamentare, avvocato e credo anche professore di diritto del lavoro) sono per il sì; dall’altra parte Franco Scarpelli, avvocato e professore di diritto del lavoro alla Università Milano Bicocca è per il no.

Quello su cui tutti sono d’accordo, compreso il sottoscritto, è che una legge che imponesse la obbligatorietà del vaccino risolverebbe tutti i problemi (ed io personalmente ritengo che la legge andrebbe fatta).

Fino a che però la legge non c’è vale quanto prevede l’art 32 della Costituzione: “Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge”.

Dunque che fare ?

Ichino ritiene che l’obbligo, pena il licenziamento, provenga (seppure indirettamente) dall’art. 2087 del codice civile “ L’imprenditore e’ tenuto ad adottare nell’esercizio dell’impresa le misure che, secondo la particolarita’ del lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l’integrita’ fisica e la personalita’ morale dei prestatori di lavoro.”

Quindi il datore di lavoro per rispettare l’obbligo di tutelare i propri dipendenti dovrebbe imporre il vaccino a tutti, e chi non lo fa dovrebbe di conseguenza essere licenziato.

Scarpelli invece sostiene che questa tesi non sia fondata.

In primo luogo è possibile che un lavoratore non possa sottoporsi al vaccino per ragioni mediche (ad esempio per una intolleranza allergica).

In seconda istanza non è detto che qualunque mansione svolta in azienda porti il lavoratore ad essere in contatto potenzialmente pericoloso con altre persone: vi sono lavori che invece escludono un contatto a rischio, per cui in tali ipotesi la vaccinazione potrebbe essere superflua.

Inoltre: da oltre 10 mesi le associazioni datoriali e dei lavoratori hanno adottato protocolli che mirano a mettere in sicurezza le aziende, per cui è ben possibile che un luogo di lavoro si di per sé sicuro, anche a prescindere dalla vaccinazione dei lavoratori che vi sono impiegati.

Continua la lettura su Il Manifesto in rete


Fonte: Il Manifesto in rete 

Autore: 
Sergio Palombarini
Licenza: Creative Commons (non specificata la versione

Articolo tratto interamente da Il Manifesto in rete


24 commenti:

  1. se il vaccino non è obbligatorio un datore di lavoro deve stare attento a come muoversi perché un eventuale licenziamento potrebbe avere conseguenze giudiziarie e sarebbe molto difficile dimostrare le sue ragioni. Forse è come riportato nell'articolo: o si lascia tutto com'è e si accetta la situazione o si fa una legge che obbliga il vaccino per i lavoratori.

    RispondiElimina
  2. Per sconfiggere Covid-19 non ci sono alternative alla vaccinazione di massa.
    Ciao Vincenzo.

    RispondiElimina
  3. In Italia non credo che mai succederà anche se sarebbe opportuno.Ciao

    RispondiElimina
  4. Anch'io sto seguendo questi dibattiti, cercando di capire qual è la cosa giusta. Io sono a favore del vaccino e, quando toccherà a me, lo farò. Però non so cosa dire se qualcuno non lo vuole. Chi lavora a contatto con gli altri lo dovrebbe fare obbligatoriamente (es. Insegnanti, quel che ero io una volta, infermieri, dottori...)personale delle case di riposo... Però direi anche che non è giusto licenziare chi non vuole vaccinarsi. Forse ci vorrebbe una legge chiara !!! Saluti.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Alcune categorie sono a rischio, ma non si può licenziare chi non vuole vaccinarsi.

      Elimina
  5. Stiamo esagerando, ti posso assicurare che l'azienda per cui lavoro da metà febbraio 2020 ci dava mascherine, guanti e misurava la febbre. Poi abbiamo dato gel con distribuzione automatica in più punti dell'azienda, termoscanner e mascherine, in più varie misure e pannelli plexiglas in uffici e in mensa. Secondo l'azienda è un luogo sicuro.

    Spero che non sia obbligatorio fare il vaccino, non perché non sono d'accordo con i vaccini in genere ma questo è stato studiato in poco tempo e non sappiamo qui effetti potrà avere nel medio o lungo periodo. Riconosco che c'è stata una grande ricerca ed investimento come non mai.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Bisognerebbe controllare anche un po' le aziende private, i contagi partono da li, non tutte rispettano la salute dei dipendenti.

      Elimina
    2. Non sono del tutto d'accordo ma potrebbe essere che ne siano. Quella per cui lavoro é stata molto protettiva.

      Elimina
  6. Ciao Vincenzo.
    Io sono pro vaccino sempre e comunque. Non solo questo che appena potrò farò ma anche tutti gli altri.
    In questo caso poi, a chi non si vaccinasse farei pagare tutte le spese mediche sue e di chi eventualmente contagiasse.
    Qui non credo sia in gioco la libertà personale ma la salute di tutti
    Buon anno

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io sono per la libera scelta, ci sono persone che hanno patologie, quindi vaccinarsi è una buona soluzione, ma non si può imporre.

      Elimina
    2. Mi sembra molto estrema la sua opinione, possiamo essere d'accordo che questo vaccino è stato poco sperimentato?

      Elimina
  7. Contrarissimo all'obbligatorietà del vaccino come risulterà anche dalla mia poesia che posterò domani sul blog, ma se dovessero prelevarmi a forza non mi costringerebbero a firmare la liberatoria o consenso informato. Cmq spero che si raggiunga questa immunità di gregge che peraltro alcuni contestano esista e possa esistere per questo virus, e così non ci siano più problemi esattamente come non ne esistono ora per il morbillo se io devo andare da qualche parte poiché nessuno mi chiede se ho fatto la vaccinazione per il morbillo e data la mia età non l'ho mai fatta.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. I miei figli hanno fatto tutti i vaccini anche quelli facoltativi, io sono per la libera scelta. La speranza che si trovi una cura, perché se il vaccino non funziona, da questo baratro non usciamo più.

      Elimina
    2. io penso che moderna AstraZeneca e ad istinto lo ammetto quello dello Spallanzani quando uscirà potrebbero funzionare. Io il morbillo l'ho preso e non mi sono vaccinato all'epoca solo perché non esisteva quel vaccino. Io da piccolo i vaccini li ho fatti tutti questi ultimi mi lasciano più perplesso e peraltro vedo che lasciano perplesse anche tante persone che sono pro vax. Spero anch'io che cmq uno di questi funzioni perché no se ne può più

      Elimina
    3. Pure i miei figli hanno fatto tutti i vaccini e i richiami. In questo caso è necessario avere la libera scelta.

      Elimina
  8. Se il vaccino comincerà a dare i suoi frutti, come spero, anche i recalcitranti dovranno fare marcia indietro. Volenti o nolenti. Molto semplice.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi auguro che il vaccino funziona, ma continuare a cercare una cura.

      Elimina
    2. Ecco bravo, il vaccino serve ma forse non del tutto, secondo me è importante trovare una cura.

      Elimina

I commenti sono in moderazione e sono pubblicati prima possibile. Si prega di non inserire collegamenti attivi, altrimenti saranno eliminati. L'opinione dei lettori è l'anima dei blog e ringrazio tutti per la partecipazione. Vi ricordo, prima di lasciare qualche commento, di leggere attentamente la privacy policy. Ricordatevi che lasciando un commento nel modulo, il vostro username resterà inserito nella pagina web e sarà cliccabile, inoltre potrà portare al vostro profilo a seconda della impostazione che si è scelta.