giovedì 14 marzo 2019

A un anno dall'omicidio di Marielle Franco, sono stati arrestati i presunti esecutori

Marielle Franco em agosto de 2016

Articolo da Radio Onda d’Urto

Giovedì 14 marzo 2019 – Un anno fa a Rio de Janeiro, Brasile, l’omicidio di Marielle Franco.

Donna, nera, lesbica, abitante delle favelas, Marielle era attiva nelle battaglie contro le discriminazioni razziali, consigliera comunale di Rio de Janeiro, creatrice dell’Osservatorio contro la violenza sulle donne, membro della Commissione che monitora l’azione della polizia federale a Rio.

In questi giorni la notizia dell’arresto di due ex poliziotti con l’accusa di essere gli esecutori dell’omicidio di Marielle e del suo autista Anderson Pedro Gomes, oltre che del ferimento di una sua collaboratrice. Si tratta di Ronnie Lessa, 48 anni, agente in pensione e Elcio Vieira de Queiroz, ex poliziotto cacciato dal corpo, 46 anni. Una carriera tra esercito, gruppi speciali, sicari. Una svolta che arriva sotto un enorme pressione sociale che ha costretto le autorità a cercare davvero i colpevoli.

Ne abbiamo parlato con la giornalista Agnese Gazzera, autrice del libro “Marielle, presente” per le edizioni Capovolte. Ascolta o scarica.

Di seguito la presentazione del libro:

Marielle, presente! La storia di lotta di Marielle Franco rivive in un libro


Il 14 marzo 2018 veniva uccisa a Rio de Janeiro Marielle Franco. Aveva 38 anni e da poco più di un anno era l’unica donna nera tra i 51 consiglieri comunali della città brasiliana, eletta nel Partito Socialismo e Libertà (Psol). Nata e cresciuta in una favela, afrodiscendente, non eterosessuale, femminista, aveva fatto di se stessa la propria bandiera: un “corpo politico” con cui affrontare il mondo e lottare per i diritti delle persone che rappresentava, contro il razzismo, le violenze di genere, le diseguaglianze, la criminalità organizzata e di Stato.

A un anno di distanza, la sua storia rivive in un libro, Marielle, presente!, la frase che migliaia di persone in Brasile e nel resto del mondo hanno gridato riversandosi in piazza subito dopo l’omicidio e che continuano a scandire, chiedendo giustizia per il crimine irrisolto. A scriverlo la giornalista piemontese Agnese Gazzera che, per ricostruire la storia dell’attivista, ha ripercorso i suoi passi in Brasile, nella Maré, la favela dove Marielle è cresciuta, ha intervistato le collaboratrici, i familiari, la compagna di vita Monica Benicio che continua a portare avanti il messaggio di lotta per i diritti umani, cercando una risposta alla domanda su chi siano i responsabili della sua morte. Anche la vita privata, le passioni, la storia d’amore, l’adesione alle religioni di matrice africana, si riflettevano nell’impegno di attivista e politica di Marielle, che ha sempre rivendicato il diritto di essere libera di esistere e scegliere. Marielle Franco si opponeva anche con fermezza alla politica “sporca”, ai legami tra la criminalità organizzata e lo Stato, e chiedeva politiche di sicurezza pubblica rispettose delle favelas e delle periferie. Battaglie scomode e pericolose che il libro racconta con delicatezza e lucida analisi.

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Fonte: Radio Onda d’Urto 

Autore: redazione Radio Onda d’Urto

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Articolo tratto interamente da Radio Onda d’Urto 

Photo credit Mídia NINJA [CC BY-SA 2.0], attraverso Wikimedia Commons


10 commenti:

  1. Non la riporterà indietro, ma almeno giustizia è fatta.

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  2. Doveroso ricordare questa attivista. A te, un caro saluto.

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  3. Anche se non tonerà per questo in vita, è una buona notizia.
    p.s.
    Torno per dirti che da me c'è una cosa per te, come si dice in questi casi :)

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  4. Di certo erano in molti a volerla eliminare tra politici e delinquenti: una persona scomoda sicuramente, ma prima di morire è riuscita a rendere se stessa un simbolo ed a lasciare quindi una traccia indelebile. Non si muore quando si è vivi e presenti nella mente di qualcuno!

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  5. Speriamo siano i veri colpevoli e che finalmente sia fatta giustizia.

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