Rami di pesco
Ferma al quadrivio, mentre piove e spiove
sotto l’aspro alternar delle ventate
chiaccianti come fruste sulle facce
di chi va, di chi viene, una vecchietta
vende rami di pesco.
O primavera
per pochi soldi! O riso, o tremolìo
di stelle rosee su bagnate pietre!
Scompare agli occhi miei la strada urbana
con fango e folla e strider di convogli
sulle rotaie, e saettar nemico
d’automobili in corsa. Ecco, e in un campo
mi trovo: è verde, di frumento appena
sorto dal suolo: pioppi e gelsi intorno
con la promessa delle fronde al sommo
dei rami avvolti in una nebbia d’oro:
e peschi: oh, lievi, oh, gracili, d’un rosa
che non è della terra: ch'è di tuniche
d’angeli, scesi a benedire i primi
germogli, e pronti, a un alito di brezza,
a rivolar da nube a nube in cielo.
Ada Negri
Bellissima scelta, Vincenzo. grazie per la tua visita anche se io, in questo momento, non sono troppo presente. Buon proseguimento di settimana.
RispondiEliminaTi auguro una buona serata.
EliminaBellissima poesia, grazie!
RispondiEliminaBuona serata
Serena notte.
EliminaCome sempre le poesie di Ada Negri ci incantano, bella la foto.
RispondiEliminaCiao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Sono bei versi, per questo inizio di primavera.
EliminaOttimo inizio!
RispondiEliminaSaluti
Si spera.
EliminaDa bambino venivo spesso colpito da queste figure di poveri che per sbarcare il lunario facevano i lavoretti più umili..la vecchietta che vende rami di pesco..immagini che mi portavano una dolce tristezza nel cuore.
RispondiEliminaI rami di pesco in fiore, sono affascinanti.
EliminaBellissima poesia, ma io ogni volta che vedo una foto come quella penso a....
RispondiElimina"Fiori rosa, fiori di pescoooo".
Molto meno poetica, ma per me particolarmente rievocativa.
Buona giornata
Giusto ricordare, il grande Lucio.
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