Articolo da TuttoGreen
Chi non ha mai rincorso una lucciola nelle sere di giugno? Eppure ce ne
sono sempre meno… Le popolazioni europee di lucciole sono, infatti,
calate fino al 40 % in 30 anni a causa della progressiva perdita del
loro habitat, dell’uso sempre più esteso di pesticidi in agricoltura e
dei prodotti chimici per i prati, per l’inquinamento dell’acqua e anche
per quello luminoso. Ormai le lucciole sono a rischio estinzione, scopriamo perché stanno sparendo e come possiamo aiutarle e attirarle nel nostro giardino.
Cosa sono le lucciole
Appartengono alla famiglia dei Lampiridi (ordine Coleotteri) e sono insetti conosciuti soprattutto per la loro capacità di emettere luce. lo fanno con processo chiamato bioluminescenza.
La luce delle lucciole è generalmente di colore giallo-verde, ed è prodotta da degli organi luminosi situati sull’addome.
Naturalmente, ha una funzione per questi insetti: maschi e femmine la utilizzano per attrarsi durante il corteggiamento, ma può anche scoraggiare i predatori, indicando che la preda è tossica o ha un sapore sgradevole.
Le lucciole passano attraverso quattro stadi di sviluppo (uovo,
larva, pupa e adulto) e, mentre le larve sono predatrici e si nutrono di
piccoli invertebrati come lumache e vermi, paralizzandoli con sostanze
tossiche, gli adulti, invece, possono non nutrirsi o vivere di polline e
nettare.
Questi insetti luminosi portano un’aura di magia, quando li
avvistiamo nelle serate di giugno e luglio in giardino o nei boschi. In
realtà è facile trovarli nei luoghi umidi, come prati,
boschi e vicino a corsi d’acqua. Ma oggi sono in diminuzione, a causa
dell’inquinamento luminoso, della perdita di habitat e dell’uso di
pesticidi.
Perchè le lucciole sono utili
Sono insetti utili, perché svolgono un ruolo importante nell’ecosistema.
Infatti, loro larve sono predatrici e aiutano a controllare la popolazione di invertebrati nocivi, come lumache e vermi.
Inoltre, sono indicatori ambientali, poiché la loro
presenza segnala un ambiente sano e privo di inquinanti chimici o
luminosi. E contribuiscono alla bellezza naturale, sensibilizzando
sull’importanza di proteggere la biodiversità e gli ecosistemi.
Forse non sapete che il fenomeno della loro bioluminescenza ha
perfino ispirato ricerche scientifiche in medicina, biotecnologia ed
energia.
Curiosità sulla luce delle lucciole
La luce emessa da questi magici insetti è prodotta da un organo
luminoso situato nell’addome. Il processo avviene per una reazione
chimica tra una sostanza chiamata luciferina, l’enzima luciferasi, l’ossigeno e l’energia cellulare.
Si tratta di una luce fredda, cioè senza dispersione di calore, che può avere diversi colori, come verde, giallo o arancione, in base alla specie.
Il declino delle lucciole: dati e cause principali
Le principali cause del declino di questi magici insetti è da trovare nella:
-
perdita di habitat: l’urbanizzazione, l’agricoltura
intensiva e la deforestazione distruggono gli ambienti umidi e ricchi di
vegetazione necessari per la vita delle lucciole, soprattutto per le
larve
-
inquinamento luminoso: le luci artificiali interferiscono con i segnali luminosi usati per il corteggiamento, riducendo il successo riproduttivo
-
pesticidi e inquinanti chimici: l’uso di pesticidi e
fertilizzanti chimici nell’agricoltura elimina le prede delle larve
(come lumache e vermi) e danneggia direttamente le lucciole.
-
cambiamenti climatici: le alterazioni nei cicli di temperatura e umidità influenzano negativamente il loro ciclo vitale
Secondo l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), che studia questi insetti con lo SSC Firefly Specialist Group, molte specie di lucciole sono a rischio, con popolazioni in drastico calo in Europa e Asia. La Xerces Society,
un ‘organizzazione specializzata nella conservazione degli insetti, che
collabora con la IUCN, indica che la maggior parte delle specie (55%)
sono carenti di dati , ma 1/3 delle lucciole è classificato come Least
Concern (LC), per cui gli sforzi di conservazione e altre strategie di
sensibilizzazione e coinvolgimento possono essere d’aiuto, mentre le
altre specie, 16 in tutto, sono viste come minacciate (Critically
Endangered).
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Fonte: TuttoGreen
Autore: Rossella Vignoli
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Articolo tratto interamente da TuttoGreen
Sono scomparse anche le mosche, cimici, passerotti, farfalle, api... Continuo?
RispondiEliminaPS gli inquinanti chimici arrivano anche dal cielo distribuiti da certi aeroplanini...
Purtroppo sarà sempre peggio.
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