sabato 1 febbraio 2025

Ritmi retrò (viaggio nella musica degli anni 70, 80 e 90): Rehab di Amy Winehouse

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Angolo curato e gestito da Mary B.

"Rehab" di Amy Winehouse è un brano che ha lasciato un segno profondo nella musica pop e soul. Pubblicato nel 2006 come singolo principale dell'album "Back to Black", il pezzo ha rapidamente conquistato il mondo, grazie ai suoi testi sinceri e a una melodia coinvolgente.

La voce di Amy Winehouse è il fulcro di "Rehab". Con il suo timbro inconfondibile e la capacità di esprimere emozioni intense, Amy racconta la sua resistenza a entrare in riabilitazione, un tema che rispecchia le sue battaglie personali con la dipendenza. Il ritornello, con la sua ripetizione di "No, no, no", è diventato un simbolo della sua ribellione e vulnerabilità.

Musicalmente, "Rehab" è un mix di soul, jazz e R&B, con un arrangiamento che richiama le sonorità degli anni '60. La produzione di Mark Ronson è impeccabile e valorizza la voce di Amy, accompagnata da una sezione di fiati e un ritmo incalzante.

"Rehab" non è solo una canzone, ma un capitolo importante della storia musicale che ha contribuito a definire la carriera di Amy Winehouse e a consolidare il suo status di icona. La sua autenticità e il suo straordinario talento continuano a ispirare e toccare il cuore di ascoltatori in tutto il mondo.

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Photo credit Rama, CC BY-SA 2.0 FR, via Wikimedia Commons


Le parole sono il nostro mestiere...



"Parlare. Le parole sono il nostro mestiere. Lo diciamo senza ombra di timidezza o di ironia. Le parole sono tenere cose, intrattabili e vive, ma fatte per l’uomo e non l’uomo per loro. Sentiamo tutti di vivere in un tempo in cui bisogna riportare le parole alla solida e nuda nettezza di quando l’uomo le creava per servirsene. E ci accade che proprio per questo, perché servono all’uomo, le nuove parole ci commuovano e ci afferrino come nessuna delle voci più pompose del mondo che muore, come una preghiera o un bollettino di guerra. Il nostro compito è difficile ma vivo. È anche il solo che abbia un senso e speranza. Sono uomini quelli che attendono le nostre parole, poveri uomini come noialtri quando scordiamo che la vita è comunione. Ci ascolteranno con durezza e con fiducia, pronti a incarnare le parole che diremo. Deluderli sarebbe tradirli, sarebbe tradire anche il nostro passato."

Cesare Pavese

Tratto da Ritorno all’uomo, 20 maggio 1945


Il potere...


"Il potere è degradante per chi lo subisce, per chi lo esercita e per chi lo amministra! Il potere è la lebbra del mondo! E la faccia umana, che guarda in alto e dovrebbe rispecchiare lo splendore dei cieli, tutte le facce umane invece dalla prima all’ultima sono deturpate da una simile fisionomia lebbrosa! Una pietra, un chilo di merda saranno sempre più rispettabili di un uomo, finché il genere umano sarà impestato dal potere."

Elsa Morante 


E tutto quello che semini raccogli


"E tutto quello che semini raccogli, non parlo solo del male, parlo del bene che facciamo a qualcuno senza alcun interesse, parlo dell'attenzione che dedichiamo, della bontà che pratichiamo, dell'aiuto che diamo senza obblighi, senza cattiverie, senza costi, senza inganno, dell'amore che offriamo, della fedeltà, dell'affetto, della gentilezza, questo un giorno ci ritroverà nello stesso modo in cui siamo disposti a donare senza pretendere applausi. Riesco ancora a vederlo nei piccoli gesti."

Cecilia Sfalsin


Ho sempre fatto inchieste...


"Ho sempre fatto inchieste o scritto sceneggiature. Nelle inchieste parlano i fatti, nelle sceneggiature i dialoghi e le espressioni dell'attore. Questa volta volevo portare il lettore nella mente dei personaggi e puoi farlo solo con la scrittura di un romanzo."

Andrea Purgatori


Febbraio di Renzo Pezzani



Febbraio

Il sol ruppe la neve e alla costiera

in quel giorno brillò la prima volta

un mille verde. Ed ecco il cuore ascolta

l'uccello che promette primavera.

Respira già quest'aria cristallina

nascosta dalle foglie macerate,

la mammola. Viole son nate

nel sol di quest'angelica mattina.

Renzo Pezzani 



Venite, signori della guerra...


Venite, signori della guerra

Voi che costruite i grandi cannoni

Voi che costruite gli aerei della morte

Voi che costruite tutte le bombe

Voi che vi nascondete dietro i muri

Voi che vi nascondete dietro le scrivanie

Voglio solo che sappiate che posso vedere 

attraverso le vostre maschere...


Traduzione della canzone Masters Of War di Bob Dylan


La vita di Teresa Mattei



Articolo da Enciclopedia delle donne

“Chicchi” è un nome che suggerisce giochi infantili, coccole materne, un fumetto per bambine: evoca tutto fuorché la guerra. Invece questo è stato il nome di battaglia di Teresa Mattei, “capitana di compagnia” nella Resistenza eletta all'Assemblea Costituente, che le cronache tramandano come la “cocchetta” di Terracini, la “signorina tanto perbene” che sembrava una democristiana, la “ragazzina di Montecitorio” che fece contento Togliatti perché la prima segretaria d'aula era una comunista. Quando si è saputo della sua scomparsa, il 12 marzo 2013, la stampa ha rievocato quasi solo la sua invenzione della mimosa come simbolo per la festa delle donne...In realtà fu una donna determinata, sempre in conflitto con le istituzioni, forse anche con se stessa, e si spese per dare senso a politiche che valorizzassero la soggettività della vita quotidiana anche nelle istituzioni.

Chicchi era stata una “dura”: educata all'antifascismo, già al Liceo si fece conoscere per aver protestato contro l'insegnante che aveva elogiato le leggi razziali. Ancora adolescente, andò a Nizza per portare a casa Rosselli un contributo degli amici fiorentini. A Mantova, dove si era recata per incontrare don Mazzolari, venne arrestata: in cella, a contatto con le prostitute, scoprì la piaga sociale che Lina Merlin avrebbe affrontato nel nuovo Parlamento.

“Ardita come un uomo”, divenne insieme comunista e partigiana. Ardita come una donna, dopo la morte del fratello (suicida in carcere per non tradire sotto tortura), a Perugia fu imprigionata dai nazisti e subì le violenze che i guerrieri impongono alle donne. Quando Firenze fu liberata raccontò di essere stata lei a indicare ai gappisti la figura del filosofo - e suo professore - Giovanni Gentile: la violenza del fascismo aveva insegnato la crudeltà della logica amico/nemico ad una donna conosciuta non solo per il rigore dei principi, ma per la dolcezza degli affetti.

Da “costituente” imparò che anche per i compagni le donne “stanno al loro posto”. Non fu una femminista ante litteram: per la sua generazione la lotta di liberazione (“nessuna Resistenza sarebbe potuta essere senza le donne”) era stato il trampolino per una parità rimasta incompiuta. Le donne non erano ancora cittadine, perché non potevano “acquisire una parte di quella sovranità che spettava a tutti”: anche se “in guerra avevano guidato treni, fatto le postine, finita la guerra erano state rimandate a casa”.

Divenne scomoda al suo stesso partito per essersi rifiutata di adeguare la propria vita di donna agli ordini di un Pci moralista e bigotto: nell'inverno del 1947 era rimasta incinta dalla relazione con un uomo sposato e Togliatti aveva deciso che l'impudente doveva abortire (e non fu la sola donna a cui impose quella scelta). Teresa reagì: «le ragazze madri in Parlamento non sono rappresentate, dunque le rappresento io». La situazione fu poi regolarizzata all'estero con un espediente, ma Teresa non perdonò.

La “maledetta anarchica” (come la chiamava Togliatti) ubbidì, ma non accettò passivamente l'imposizione del voto a favore dell'inserimento dei Patti Lateranensi nella Costituzione (art. 7); per questo rifiutò di candidarsi alle elezioni del 18 aprile 1948. Per Teresa era diventato impossibile mantenere la fiducia nel comunismo sovietico soltanto perché i compagni italiani erano fedeli alla democrazia. 

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Fonte: Enciclopedia delle donne


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Articolo tratto interamente da Enciclopedia delle donne 


La maggior parte delle persone...


"La maggior parte delle persone non si dà la pena di pensare con la propria testa (o perché non può, o perché non vuole), e di conseguenza, è facilmente preda di suggestioni collettive. Qualcuno ha detto che le persone si istupidiscono all'ingrosso e rinsaviscono al dettaglio. Dunque amiamo e sosteniamo i casi al dettaglio."

Wisława Szymborska

Dipinto del giorno

 

Albero rosso di Piet Mondrian


La cantante e attrice Marianne Faithfull muore all'età di 78 anni

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Articolo da Wikinotícias

Questo articolo è stato tradotto automaticamente. La traduzione rende il senso dell’articolo, tuttavia consigliamo di leggere il testo originale su Wikinotícias

Il 30 gennaio 2025, il mondo della musica e del cinema ha detto addio a Marianne Faithfull, cantante, cantautrice e attrice britannica, all'età di 78 anni. La notizia è stata confermata dal suo agente alla BBC, che ha dichiarato: "È con profonda tristezza che annunciamo la scomparsa della cantante, cantautrice e attrice Marianne Faithfull. È morta serenamente in compagnia della sua famiglia".

Nata il 29 dicembre 1946 a Hampstead, Londra, Marianne Faithfull iniziò la sua carriera musicale negli anni '60, esibendosi nei caffè e acquisendo rapidamente notorietà sulla scena londinese. Nel 1964 pubblicò la canzone "As Tears Go By", composta da Mick Jagger e Keith Richards, un successo che la catapultò alla fama e che sarebbe stato poi ripreso dai Rolling Stones.

Altri successi come "This Little Bird", "Summer Nights" e "Come and Stay With Me" la consacrarono come una delle artiste più popolari degli anni '60. Nel corso della sua carriera, Marianne pubblicò più di 20 album in studio, molti dei quali acclamati dalla critica. , ha collaborato con grandi nomi della musica, come Nick Cave, Metallica e Damon Albarn e ha ricevuto anche numerosi premi, tra cui una nomination ai Grammy per la migliore interpretazione rock femminile nel 1981 per l'album "Broken English".

Marianne Faithfull si è distinta anche nel cinema, recitando in film come "La ragazza della motocicletta" (1968) e " Maria Antonietta" (2006). La sua ultima apparizione di successo risale al 2024, quando diede la voce al personaggio di "Bene Gesserit" nel film "Dune: Parte 2".

Marianne Faithfull ci ha lasciato il 30 gennaio 2025, ma la sua eredità di successo e talento continua a vivere. La sua voce straordinaria, i testi profondi e le performance memorabili l'hanno resa un'icona culturale.

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Fonte: Wikinotícias

Autori: vari

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Articolo tratto interamente da 
Wikinotícias

Photo credit Photographer: A. Vente, CC BY-SA 3.0 NL, via Wikimedia Commons


Cosa siamo noi, abitanti di questo globo...


"Cosa siamo noi, abitanti di questo globo, il più piccolo tra i molti che popolano lo spazio infinito? La nostra mente abbraccia l'infinito, ma il meccanismo visibile del nostro essere è in balia del più piccolo accidente. Giorno dopo giorno siamo forzati a prestar fede a questo. Chi è stato distrutto da un graffio, chi scompare dalla vita visibile sotto l'influenza delle forze ostili che si muovono intorno a noi, aveva le mie stesse facoltà: anch'io sono soggetto alle stesse leggi. A dispetto di tutto questo, noi ci chiamiamo signori della creazione, dominatori degli elementi, padroni della vita e della morte, e adduciamo a scusa di questa arroganza l'argomento che, se pure l'individuo viene distrutto, l'uomo continua per sempre. Così, perdendo la nostra identità, che è quello di cui siamo maggiormente coscienti, ci gloriamo della continuità della specie, e impariamo a guardare alla morte senza terrore. Ma quando un'intera nazione, qualunque essa sia, diventa la vittima delle forze distruttrici degli agenti esterni, allora l'uomo si fa davvero piccolo fino a diventare insignificante; sente che la sua permanenza in vita è incerta, il suo diritto all'eredità della terra negato."

Mary Shelley

Tratto da L'ultimo uomo di Mary Shelley


La prima cosa che ho fatto...


"La prima cosa che ho fatto in studio è stata voler fare a pezzi quella telecamera. Ho dovuto sapere come quel film è entrato nella sala da taglio, cosa hai fatto lì dentro, come l'hai proiettata, come hai finalmente messo insieme la foto, come hai fatto corrispondere le cose. La parte tecnica delle immagini è ciò che mi ha interessato. Il materiale era l'ultima cosa al mondo a cui pensavo. Dovevi solo liberarmi sul set e avrei avuto materiale in due minuti, perché lo facevo per tutta la vita."

Buster Keaton


Canto di vita di Hugo Von Hofmannsthal



Canto di vita 

Era torbido e greve il cielo,
noi tanto solitari eravamo,
e l'un l'altro distaccati!
Ma ora non più così:
in qua e in là circola l'aria;
e in mezzo il mondo intero
risplende come se fosse di vetro.
Stelle vennero a dischiudersi,
luccicano le guance mie e tue,
e ne sono anche consce:
più forte e più forte si fa il loro fulgore;
e noi respiriamo con desiderio,
distesi coattamente come prigionieri,
Avvertiamo l'un dell'altro il respiro.

Hugo Von Hofmannsthal


Buon mese di febbraio a tutti

 

"Nel febbraio più freddo, come in ogni altro mese di ogni altro anno, la cosa migliore cui aggrapparsi in questo mondo è l'uno con l'altro."

Linda Ellerbee

  Buon mese di febbraio a tutti!