giovedì 31 agosto 2023

La nuova legge in Francia vuole censurare i browser



Articolo da Netzpolitik

Questo articolo è stato tradotto automaticamente. La traduzione rende il senso dell’articolo, tuttavia consigliamo di leggere il testo originale su Netzpolitik

Un progetto di legge contro le frodi su Internet in Francia intende introdurre per la prima volta meccanismi di censura a livello di browser. Secondo il quotidiano Le Monde, il ministro francese responsabile ha definito "aggressiva" la proposta di legge di maggio. L'articolo 6 della cosiddetta "Legge sulla protezione e regolamentazione dello spazio digitale" (SREN) contiene requisiti che obbligano i browser web a implementare liste di blocco fornite dal governo e a bloccare i siti web, riferisce Udbhav Tiwari nel blog Mozilla del produttore di Firefox.

Lì i piani vengono descritti come “distopici”. Una mossa del genere fornirebbe ai governi autoritari uno strumento con cui rendere inutili gli strumenti di aggiramento della censura. La censura precedente si spinge ad un livello più alto, ad esempio a livello dei fornitori di servizi Internet. Con la nuova legge, i browser diventerebbero quindi strumenti di censura.

Finora i browser disponevano di una funzione di avviso che protegge gli utenti da malware e phishing. Si basano su sistemi come Navigazione sicura di Google o Smartscreen di Microsoft. Utilizzando questi sistemi, però, le pagine non vengono bloccate, ma gli utenti vengono solo avvisati chiaramente. Potete però decidere voi stessi se richiamare tale pagina oppure, nel caso di Mozilla Firefox, decidere voi stessi se volete disattivare completamente il filtro. La proposta di legge francese non prevede tale possibilità, concentrandosi invece sul blocco, si legge nel post sul blog di Mozilla. Inoltre, non esistono meccanismi nella legge per impedire che la funzionalità venga utilizzata per scopi diversi dal blocco del malware.

Partita la petizione

"Il fatto che un governo possa ordinare a un particolare sito web di non aprirsi affatto in un browser/sistema è un territorio nuovo, e anche i regimi più repressivi del mondo hanno finora preferito bloccare i siti web più in alto nel web (ISP, ecc.) )," scrive Mozilla.

Anche se oggi in Francia la tecnologia potesse essere utilizzata solo per malware e phishing, costituirebbe un precedente e imporrebbe i requisiti tecnici per la censura nei browser. "Un mondo in cui i browser possono essere costretti a integrare un elenco a livello di software di siti Web vietati che non si apriranno in nessuna regione o a livello globale è una prospettiva inquietante che solleva serie preoccupazioni sulla libertà di espressione", scrive Udbhav Tiwari. Mozilla teme che la legge renderebbe difficile per i browser rifiutare in futuro tali richieste da parte di altri governi.

La Mozilla Foundation ha recentemente lanciato una petizione contro il disegno di legge. La legge dovrebbe essere approvata questo autunno.

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Fonte: Netzpolitik

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Articolo tratto interamente da Netzpolitik


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