venerdì 2 aprile 2021

La folle corsa agli armamenti

Articolo da Volere la luna

Per uscire dalla pandemia «occorre prendere coscienza che l’umanità e la natura non sono sfere separate e che il pianeta è una costante trama di relazioni che costituiscono un’unica “rete della vita”, nella quale siamo tutte e tutti connessi, con una interdipendenza delle esistenze con gli ecosistemi. Dobbiamo orientarci alla cooperazione e al rispetto di tutte le forme del vivente». Così si legge nell’introduzione a un documento sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) di Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, Laudato Sì e Nostra! (http://www.coordinamentodemocraziacostituzionale.it/2021/03/31/osservazioni-generali-e-alcuni-contributi-sul-pnrr-a-cura-di-coordinamento-per-la-democrazia-costituzionale-laudato-si-nostra/).

Peccato che questa concezione di un’unica rete della vita che abbraccia tutte le forme del vivente non abbia fatto breccia laddove si impostano le strategie e le tecnologie che tengono la vita sotto scacco. La pandemia non ha insegnato niente se, invece di collaborare per far uscire l’umanità da questa catastrofe connessa con il collasso degli eco-sistemi, si costruiscono nuove minacce idonee a provocare una devastazione globale  della trama della vita. 

È curioso che in piena pandemia non solo non si arresti ma addirittura si rilanci la corsa agli armamenti, superando sempre nuove soglie. È passata inosservata una cattiva novella che proviene direttamente da Washington. L’11 marzo il Capo di Stato maggiore dell’esercito degli Stati Uniti,  il generale James C. McConville, in un intervento a un meeting di esperti alla George Washington School of Media and Public Affairs ha comunicato che la US Army si sta preparando a installare nuovi missili in Europa, rivelando che saranno missili ipersonici. I missili ipersonici – con velocità superiore a cinque volte quella del suono (Mach 5), ossia più di 6.000 km/h – rappresentano un “salto di qualità” nella corsa agli armamenti; costituiscono infatti un nuovo sistema d’arma con capacità di attacco nucleare superiore a quella dei missili balistici. Mentre questi seguono una traiettoria ad arco per la maggior parte al di sopra dell’atmosfera, i missili ipersonici seguono invece una traiettoria a bassa altitudine nell’atmosfera direttamente verso l’obiettivo, che raggiungono in minor tempo penetrando le difese nemiche, senza possibilità di essere intercettati. Nel suo intervento il generale McConville ha informato che la US Army sta preparando una task force dotata di «capacità di fuoco di precisione a lungo raggio che può arrivare ovunque, composta da missili ipersonici, missili a medio raggio, missili per attacchi di precisione» e che «questi sistemi sono in grado di penetrare lo spazio dello sbarramento anti-aereo». Il generale ha precisato poi che una di queste task force sarà schierata in Europa e probabilmente due nel Pacifico. La task force europea dovrebbe adoperare un sistema missilistico ipersonico a raggio intermedio con lancio da terra, ovvero quella categoria di missili con gittata tra 500 e 5500 km che era stata proibita dal Trattato INF (Intermediate-Range Nuclear Forces) firmato nel 1987 dai presidenti Gorbaciov e Reagan, sulla base del quale furono ritirati dall’Europa i cosiddetti “euromissili” che gli USA avevano schierato, malgrado le vivaci proteste dell’opinione pubblica, nel 1984. Poiché Trump ha stracciato il Trattato INF nel 2019, evidentemente non ci sono più remore da parte dell’Amministrazione americana a riportare in Europa lo scenario della guerra fredda. I missili ipersonici nucleari a raggio intermedio probabilmente saranno dislocati in Polonia e Romania. Avendo già oggi la capacità di volare a circa 10.000 km/h, i missili ipersonici saranno in grado di raggiungere Mosca in circa cinque minuti. Naturalmente la Russia non sta a guardare e sta realizzando anch’essa missili ipersonici a raggio intermedio che potranno raggiungere in pochi minuti le basi Usa in Europa, anzitutto quelle nucleari come Ghedi e Aviano in Italia. 

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Fonte: Volere la luna

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Articolo tratto interamente da Volere la luna


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