giovedì 5 dicembre 2019

La storia infinita: recensione del film



La storia infinita è un film del 1984 diretto da Wolfgang Petersen.


Trama 

Bastian è un ragazzino amante dei racconti d'avventura, riservato e sognatore. Un giorno, mentre va a scuola, s’imbatte in tre bulli e inizia a scappare, rifugiandosi in una bottega. Si ritrova in una libreria, dove è accolto bruscamente dal vecchio padrone, che è intento a leggere uno strano volume intitolato La storia infinita. Approfittando di un attimo di distrazione, Bastian ruba il libro e scappa via. Il proprietario lo guarda allontanarsi sorridendo divertito.

Bastian arriva a scuola, in ritardo, e scopre che i suoi compagni sono già impegnati con un compito in classe. Decide allora di nascondersi nella soffitta della scuola, dove inizia a leggere avidamente il libro.

La storia è ambientata nel regno di Fantàsia, che è minacciato dal Nulla, una oscura entità che sta distruggendo le loro terre. L'Infanta Imperatrice, sovrana del regno, è terribilmente malata e solo un eroe può salvarla da morte certa. A farsi avanti è il giovane Atreyu, a cui viene affidato il simbolo dell'Imperatrice, l'Auryn.

Atreyu parte in groppa al suo cavallo Artax, ma è braccato da Gmork, un Lupo nero enorme, manifestazione del Nulla, che lo insegue tentando d'impedirgli di compiere la sua missione. Giunto alle Paludi della tristezza Artax muore venendo inghiottito da una delle sabbie mobili della palude. Disperato per il decesso del suo cavallo, Atreyu vaga alla ricerca di Morla l'essere millenario, una gigantesca tartaruga che lo indirizza alla volta dell'Oracolo del Sud. Atreyu, stanco e sconsolato, sta per essere raggiunto da Gmork, quando viene tratto in salvo da un gigantesco drago bianco.

Si risveglia tra le zampe del simpatico FortunaDrago Falkor e viene accolto dalle amorevoli cure degli gnomi coniugi Engywook e Urgl. Scopre poi di essere in prossimità dell'Oracolo, ma per giungere al suo cospetto deve prima superare alcune prove. La prima è la porta delle Sfingi, il cui sguardo incenerisce gli eroi il cui cuore non è puro abbastanza. La seconda porta è lo specchio dell'anima: qui Atreyu vede riflesso un ragazzino intento a leggere un libro. Bastian si accorge con stupore di essere parte della storia che sta leggendo.

L'Oracolo infine rivela ad Atreyu che l'unico modo di salvare l'imperatrice e distruggere il Nulla è di trovare un nuovo nome per lei, e che solo un essere umano lo può fare.

Intanto il Nulla avanza travolgendo ogni cosa: l'Oracolo stesso viene distrutto e Atreyu e Falkor ne vengono travolti. L'eroe cade dalla groppa del drago e perde il medaglione. Si ritrova solo e sulle rovine di una strana città, sui cui muri riconosce degli affreschi che ritraggono le sue stesse avventure. Lì incontra Gmork, che gli rivela che Fantàsia non ha confini perché è fatta dei sogni degli esseri umani, e che il Nulla è la dimostrazione che gli umani non sognano più. Tuttavia Gmork rivela di essere un servitore di "coloro" che stanno al di là del Nulla e che con esso, in tal modo, potranno infine controllare chi non crede più in niente. Gmork era stato inviato per cercare l'emissario dell'infanta imperatrice e ucciderlo, in quanto egli era la sola speranza di fermare il nulla ma fallendo. Gmork non sa che egli era Atreiyu, e questi svelando la sua identità sfida il mostro che quindi lo assale. Ma Atreyu riesce a prevalere: ricongiuntosi con Falkor, va in cerca della Torre d'Avorio per ammettere davanti all'Imperatrice di aver fallito la missione.

Ma la sovrana sembra al contrario felice e rivela ad Atreyu che egli ha adempiuto al suo compito, perché il giovane umano, che ha seguito tutte le avventure di Atreyu nel libro, è in realtà lì con loro. Bastian,senza rendersene conto da quando ha cominciato a leggere il libro è diventato il protagonista della storia insieme ad Atreyu e adesso solo lui può salvare l'Imperatrice e Fantàsia dandole un nuovo nome.Il Nulla però, accortosi di ciò, tenta di eliminare Bastian, provocando una tempesta nel mondo reale per distruggere la soffitta in cui il bambino si trova, con l'intento di uccidere Bastian e l'Imperatrice per così abbandonare le pagine del libro, arrivare nel mondo reale e distruggerlo. Bastian, inizialmente incredulo, non accetta che tutto sia vero ma quando Atreyu viene ucciso dal Nulla con delle macerie, capisce che è tutto vero vedendo che il Nulla sta per uccidere l'Imperatrice e quando quest'ultima lo implora di credere ai suoi sogni e di salvarla, Bastian capendo che ciò che sta succedendo è tutto vero, non volendo perdere l'imperatrice che gli ricorda la madre morta recentemente, trovato il coraggio di credere di nuovo, urla contro la tempesta del Nulla il nome di sua madre, dandolo così all'imperatrice e così facendo Il Nulla viene distrutto salvando l'imperatrice dalla morte.

Bastian si ritrova insieme all'Imperatrice nel buio, un vuoto in cui l'unica fonte di luce è un piccolo granello di sabbia che è tutto ciò che resta del vasto regno di Fantàsia. L'Imperatrice chiede a Bastian di ricreare quel mondo attraverso i suoi desideri e i suoi sogni. Il primo desiderio di Bastian è quello di rimettere in vita tutte le creature di Fantàsia, incluso Artax, e di cavalcare Falkor, in groppa al quale mette in fuga i bulli che lo avevano perseguitato all'inizio. Infine ritorna a casa, con la consapevolezza che ogni suo sogno gli permetterà di dare vita a molte altre avventure.

Curiosità sul film

Il film ha avuto due seguiti, La storia infinita 2 (1990) e La storia infinita 3 (1994).

Della melodia Bastian's Happy Flight di Klaus Doldinger è stata realizzata nel 1994 una cover dal gruppo house italiano dei Club House.

Il soggetto è tratto dall'omonimo romanzo di Michael Ende, rispetto al quale vi sono comunque numerose differenze. È interpretato, tra gli altri, da Noah Hathaway, Barret Oliver e Tami Stronach alla sua prima apparizione cinematografica. Il suo budget di 25 milioni di dollari ne fece il più costoso film di produzione tedesca.

La mia opinione

Un film cult degli anni ottanta, questa pellicola ti fa sognare e viaggiare con la fantasia. Molti ricorderanno, la straordinaria colonna sonora The Neverending Story cantata da Limahl. I sogni non devono mai morire, un film per tutta la famiglia.

Voto: 7,5

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10 commenti:

  1. Un classicone intramontabile.
    Il secondo capitolo mi vide al cinema, da solo,per la prima volta nella vita.
    Grande film.

    Moz-

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  2. Uno dei film più stupendi della mia infanzia!Lo rivedo sempre con piacere!

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  3. non so quante decine di volte l'ho visto!
    prima o poi leggerò anche il libro...

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  4. Lo ammetto, è un film di cui sono innamorato ... se so che lo passano in televisione mi invento gli impegni più improbabili pur di non uscire di casa. E' una mia debolezza! :-)

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  5. l’ho rivisto pochi giorni fa con mia figlia… meraviglioso

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