mercoledì 10 gennaio 2018

Legambiente valorizza l'immagine delle città attraverso gli orti urbani



Articolo da CON magazine

Risanare pezzi di città relegati all'abbandono e al degrado, favorire l’espressione del volontariato all'aria aperta e lo scambio intergenerazionale, scoprire il contatto con la terra fertile, imparare la stagionalità dei prodotti, mangiare sano. Tutto questo significa portare l’orto in città.

Una pratica sempre più apprezzata e che, come Legambiente, già da alcuni anni, promuoviamo attraverso progetti che moltiplicano le esperienze di orto urbano presenti in molte aree periferiche delle nostre città.

Mettere la passione e l’esperienza degli anziani del quartiere accanto alla curiosità e al divertimento dei ragazzi delle scuole è un modo semplice, ma eccezionale, di riscattare un terreno malsano, magari trasformato in discarica di rifiuti, e al contempo di fare nuova socialità in quartieri difficili.

Fare adottare dagli abitanti le aree da destinare a orto permette di custodire la biodiversità e il paesaggio dal rischio di cementificazione, di consumo di suolo e di degrado, restituendo alla comunità la fruibilità di uno spazio pubblico.

In questi anni, tra gli altri, Legambiente ha promosso progetti di orti sociali da Lampedusa a Milano. Ha messo a punto “matti per l’orto” a cava de’Tirreni, in provincia di Salerno, insieme ai pazienti di una struttura che ospita persone con problemi di disagio mentale, e tanti orti didattici, da Andria a Cagliari, affidandone la cura ai ragazzi delle scuole locali.

Ad Arezzo c’è “Un p-orto in città”, progetto aperto che coinvolge persone con disabilità, migranti e richiedenti asilo politico, studenti e abitanti del quartiere con la valorizzazione dei saperi, delle abilità e delle competenze di ognuno in uno scambio interessante e proficuo.


Quest’anno, insieme al Consorzio nazionale apicoltori e all'Università di agraria di Bologna, abbiamo avviato in tre città pilota, Potenza, Milano e Bologna, “Api e orti”, con l’obiettivo di informare e sensibilizzare i cittadini sull'importanza delle api come bioindicatori dell’inquinamento ambientale e sui principi dell’agricoltura biologica in ambiente urbano.

Continua la lettura su CON magazine


Fonte: CON magazine


Autore: 
Rosella Muroni


Licenza: Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.



Articolo tratto interamente da CON magazine.it



2 commenti:

I commenti sono in moderazione e sono pubblicati prima possibile. Si prega di non inserire collegamenti attivi, altrimenti saranno eliminati. L'opinione dei lettori è l'anima dei blog e ringrazio tutti per la partecipazione. Vi ricordo, prima di lasciare qualche commento, di leggere attentamente la privacy policy. Ricordatevi che lasciando un commento nel modulo, il vostro username resterà inserito nella pagina web e sarà cliccabile, inoltre potrà portare al vostro profilo a seconda della impostazione che si è scelta.