giovedì 25 gennaio 2018

Filo spinato di Peter


Filo spinato

Su un acceso rosso tramonto,
sotto gl'ippocastani fioriti,
sul piazzale giallo di sabbia,
ieri i giorni sono tutti uguali,
belli come gli alberi fioriti.
E' il mondo che sorride
e io vorrei volare. Ma dove?
Un filo spinato impedisce
che qui dentro sboccino fiori.
Non posso volare.
Non voglio morire.

Peter (bambino ebreo ucciso dai nazisti nel ghetto di Terezin)

12 commenti:

  1. Grandissima poesia. Anch'io mi unisco al pensiero dell'autore e dico no ad ogni filo spinato, ad ogni muro e a ogni vessazione che stronchi la vita e la libertà degli esseri umani.

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  2. Povero bambino, nato nel periodo in cui spirava un vento malvagio.
    E povera umanità che ha perso, con quel bimbo, una persona di valore.

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  3. Ciao, cruda ma molto bella!! L'ho messa anch'io nel post che pubblicherò sabato.
    Stefania

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  4. Struggente e straziante. Gli orrori del nazismo devono rimanere fortemente impressi in noi e sempre noi abbiamo il dovere di rimarcare ed evidenziare ogni forma di recrudescenza contemporanea di questo fenomeno e di altri molto simili. La memoria storica serve proprio a ricordare per riconoscere altri fenomeni attuali pericolosi e forieri di razzismo e fascismo.

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    Risposte
    1. L'umanità continua a sbagliare, ancora oggi guardiamo tanti orrori in giro.

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  5. Fa piangere, ma serve a non dimenticare.
    Un abbraccio.

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