venerdì 13 febbraio 2015

Reporter Senza Frontiere: l’Italia perde 24 posizioni nella classifica della libertà di stampa

 
Articolo da Pressenza

L’Italia sprofonda al 73°posto della libertà di stampa, nella classifica stilata dall’ONG  Reporter Senza Frontiere (RSF).
Nell’ultimo anno all’interno di questa classifica il nostro paese ha perso ben 24 posizioni su cui hanno  pesato In particolare, il fenomeno ormai dilagante delle querele per diffamazione sporte ai giornalisti e l’aumento delle minacce e delle intimidazioni di stampo mafioso.
Come riportato da RSF  “ Nel 2014 in Italia la condizione dei giornalisti è peggiorata drammaticamente a causa  di  una grande ondata di attacchi alle loro proprietà, in particolare prese di mira le automobili. Si contano anche 43 casi di aggressione fisica e 7 casi di attacchi incendiari su case e automobili che  sono stati segnalati nel corso dei primi 10 mesi del 2014. Aumentati a dismisura anche le querele ingiustificate per diffamazione passate da 84 a 129 sempre nei primi 10 mesi del 2014.”
Significativo anche il dato che la maggior parte di queste cause, sporte ai danni dei giornalisti, si sono poi rivelate ingiustificate e senza fondamento, costituendo di fatto una vera e propria forma di censura e  di intimidazione.

Continua la lettura su Pressenza


Fonte: Pressenza

Autore: redazione Italia
  
Licenza: Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale


Articolo tratto interamente da Pressenza

3 commenti:

  1. Ciao Cavaliere passo per augurarti un buon San Valentino

    Tiziano.

    RispondiElimina
  2. libertà di stampa mia dove sei
    c'è una forma più sottile di coercizione o schivi quello in linea oppure sei fuori dal lavoro con la crisi della stampa vuole dire stare fermo per anni e non tutti se lo possono permettere

    RispondiElimina
  3. La libertà di stampa la esercitano solo quei giornalisti allineati alla politica di palazzo. Comunque l'Italia è il fanalino di coda anche per quanto riguarda i diritti civili.
    Ciao

    RispondiElimina

I commenti sono in moderazione e sono pubblicati prima possibile. Si prega di non inserire collegamenti attivi, altrimenti saranno eliminati. L'opinione dei lettori è l'anima dei blog e ringrazio tutti per la partecipazione. Vi ricordo, prima di lasciare qualche commento, di leggere attentamente la privacy policy. Ricordatevi che lasciando un commento nel modulo, il vostro username resterà inserito nella pagina web e sarà cliccabile, inoltre potrà portare al vostro profilo a seconda della impostazione che si è scelta.