venerdì 27 febbraio 2015

Éric Toussaint: il debito è un mezzo di ricatto per imporre le politiche neoliberali



Articolo da Ilmegafonoquotidiano.it

Ai miei occhi, questo debito è dunque illegittimo, poiché contratto in gran parte per soddisfare gli interessi privati delle banche straniere o di alcuni settori della Grecia. Il piano di aggiustamento strutturale imposto alla Grecia è odioso, poiché ha portato alla violazione dei diritti fondamentali dei cittadini greci.


Rosa Moussaoui – La proposta di annullare una parte del debito greco, condotta da Syriza durante la campagna elettorale, è sempre all’ordine del giorno?

Éric Toussaint. Il governo diretto da Alexis Tsipras vuole come priorità ottenere dalle autorità europee la possibilità di applicare il suo programma di anti-austerità. Da qui la scelta di non cercare lo scontro diretto sulla questione del debito. La proposta di una conferenza internazionale per ridurre radicalmente il debito ha lasciato il posto a quella di Yanis Varoufakis, che pensa sia possibile trasformare i titoli greci in titoli perpetui, di cui non si rimborsa il capitale, con un tasso d’interesse indicizzato sulla crescita. Ciò detto, questa proposta, se fosse applicata, porterebbe di fatto ad una riduzione radicale del debito. E’ una scelta tattica. E’ chiaro che il governo Syriza avanza questa proposta di compromesso pensando che la Grecia non otterrà una vera concessione sullo stock del debito e è meglio, d’altra parte, non portare il dibattito su questo terreno, poiché l’urgenza è quella di fermare le politiche di austerità.

Dove si trova l’origine di questo debito non vitale? Si possono incriminare i piani di salvataggio delle banche in seguito alla crisi finanziaria del 2008?

Éric Toussaint. Assolutamente. In totale, l’80% del debito Greco è detenuto dalla Troika. Il 20% restante riguarda le obbligazioni emesse dallo Stato greco a tre e sei mesi, acquistati per le banche greche che dipendono dalle liquidità messe a disposizione dalla BCE con il meccanismo ELA. E’ chiaro che questo debito risale al 2010 e al 2012. Esso è legato al salvataggio delle banche private, francesi, tedesche, italiane, luxemburghesi, belche, principali creditrici della grecia. Le banche francesi detenevano da sole il 25% del debito greco. Le banche tedesche, quasi il 20%, le banche italiane, il 10%, le banche belghe, l’8%. Alcune banche private (nel caso della francia, BNP-Paribas, Societè general e il Credit agricole) si dividevano l’essenziale del debito greco. Il piano di salvataggio del 2010 ha avuto il compito di sbloccare i prestiti bilaterali, per un montante di 52,9 miliardi di euro, la parte francese arrivava a 11,39 miliardi, prima che il meccanismo europeo di stabilità (MES) prendesse il posto come prestito del FMI. Questo denaro è servito per rimborsare le banche francesi, tedesche, ecc.. creditrici della Grecia. Le quali si sono cosi liberate e rimpiazzate dalla Troika. Nel 2012, la ristrutturazione del debito non le ha dunque intaccate. Al contrario, le banche Cipriote avevano acquistato sul mercato secondario dei titoli greci a saldo, pensando di fare un affare, si sono ritrovati al limite della bancarotta. Nel 2010, il "piano di aiuti" ha soprattutto permesso, su istanza di Sarkozy e Angela Merkel, di assicurare il salvataggio delle banche dei paesi centrali e soprattutto delle banche francesi e tedesche. Questi prestiti erano sicuramente condizionati da un piano di aggiustamento strutturale che comportava dei ritorni molto pesanti sui livelli salariali e sulle pensioni, sul diritto dei contratti collettivi, sulle privatizzazioni.

Continua la lettura su  Ilmegafonoquotidiano.it

Fonte: Ilmegafonoquotidiano.it


Autore: intervista ad Eric Toussaint di Rosa Moussaoui (da europe solidaire, traduzione di Giovanni Peta. Eric Toussant è presidente del Comitato per l’Annullamento del Debito del Terzo Mondo (CADTM) ed è autore tra l'altro di Debitocrazia (Alegre)

Licenza: Licenza Creative Commons
Questo opera è distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 2.5 Italia.


Articolo tratto interamente da Ilmegafonoquotidiano.it

2 commenti:

  1. Non credo che potranno annullare nulla del loro debito !
    E del resto non sarebbe nemmeno giusto. Tanto più che tutto è nato per come i politici greci e chi era al potere ha gestito per molti e molti anni le cose alla cavolo di cane - per non dire parolaccie.
    Motivo per cui è troppo facile ora volersene lavare le mani e dare tutta la colpa ai loschi interessi delle banche ed ad alcune lobby di potere.
    D'altronde se facessero così per la Grecia potete essere sicuri che subito dopo qualche altro stato europeo vorrebbe essere autorizzato a fare lo stesso. Sarebbe un precedente troppo pericoloso e che porterebbe su una strada più che sdriucciolevole.

    RispondiElimina
  2. Buona serata e Buon Fine settimana Cavaliere ......

    RispondiElimina

I commenti sono in moderazione e sono pubblicati prima possibile. Si prega di non inserire collegamenti attivi, altrimenti saranno eliminati. L'opinione dei lettori è l'anima dei blog e ringrazio tutti per la partecipazione. Vi ricordo, prima di lasciare qualche commento, di leggere attentamente la privacy policy. Ricordatevi che lasciando un commento nel modulo, il vostro username resterà inserito nella pagina web e sarà cliccabile, inoltre potrà portare al vostro profilo a seconda della impostazione che si è scelta.