lunedì 3 novembre 2014

Non ci resta che piangere: recensione del film

FioraRiverVulciLaghettoDelPellicone

Non ci resta che piangere è un film scritto, diretto e interpretato da Roberto Benigni e Massimo Troisi.

Trama

Campagna toscana, estate 1984. Il bidello Mario (Massimo Troisi) e l'insegnante Saverio (Roberto Benigni) sono fermi ad un passaggio a livello, in attesa che il treno passi. I due sono amici e si confidano a vicenda. Saverio tra l'altro è preoccupato per sua sorella Gabriella. L'attesa si protrae e decidono di percorrere una stradina tra i campi. Dopo un po' restano in panne con l'auto in mezzo alla campagna. Si fa sera, piove. I due trovano alloggio in una locanda per la notte, in una stanza che ospita già un'altra persona.
La mattina dopo appena svegli vedono l'ospite orinare dalla finestra, ma le loro risa vengono subito troncate dal sibilo di una lancia che lo uccide. Mario e Saverio scorgono fuggir via delle persone in mantello nero a cavallo. Si precipitano al piano terra e trovano altre persone, vestite in modo molto strano. Increduli si fanno dire da un uomo di trovarsi a Frittole, un immaginario borgo toscano, "nel 1400 quasi 1500". Ritenendolo dapprima un terribile scherzo, debbono rassegnarsi alla dura realtà facendosi ospitare da Vitellozzo (Carlo Monni), il fratello dell'ucciso, il quale riporta loro di una terribile faida con un tale Giuliano De Capecchio, che sta sterminando la sua famiglia. Giunti nel borgo conoscono Parisina (Lidia Venturini), madre di Vitellozzo ed iniziano a lavorare nella loro bottega.
Nel contesto rinascimentale del borgo accadono gli episodi più disparati. Saverio sembra subito a suo agio, mentre Mario non vuole saperne di ambientarsi ma ben presto durante una funzione religiosa, egli fa la conoscenza di Pia (Amanda Sandrelli), fanciulla di una famiglia ricca, con la quale inizia a vedersi affacciandosi dal muro di cinta della di lei casa. Nel frattempo Vitellozzo viene arrestato. Saverio scrive invano una lettera a Girolamo Savonarola per ottenere la liberazione.
Saverio non nasconde una certa gelosia per gli incontri tra Mario e la giovane Pia. Spinto dal suo ardore politico-intellettuale convince il suo amico a mettersi in viaggio per la Spagna, onde raggiungere Cristoforo Colombo e dissuaderlo dalla partenza per l'America. In un luogo imprecisato i due si imbattono in una bella amazzone, Astriaha (Iris Peynado) che li intimidisce scagliando una freccia al loro carro.
La storia si differenzia a seconda delle versioni, cinematografica e televisiva.

Curiosità sul film

Il film, l'unico realizzato in coppia dai due autori, ebbe un enorme successo al botteghino ed ha realizzato il maggior incasso dell'anno 1984–1985, pari a 15 miliardi di lire.

Nel 2006 è uscita un'edizione in DVD con un contenuto extra inaspettato: una nuova versione del finale del film della durata di 39 minuti anziché dei 21 minuti noti.

Benigni e Troisi in un'intervista hanno dichiarato che la celeberrima scena in cui passano la dogana è stata girata più e più volte perché non riuscivano a restare seri. Addirittura la coppia ha dovuto rinunciare a girare tale scena come da copione ed è così rimasta quella che tutti possiamo vedere, con i protagonisti che ridono a crepapelle.

Questo articolo è pubblicato nei termini della GNU Free Documentation License. Esso utilizza materiale tratto da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Photo credit LigaDue (Own work) [GFDL or CC-BY-3.0], via Wikimedia Commons

9 commenti:

  1. L'immagine ritrae il Laghetto del Pellicone, all'interno del Parco di Vulci. Il famoso incontro con Leonardo Da Vinci si è svolto in questo splendido set naturale. Altro famoso film girato in questo lago è Tre uomini e una gamba.

    RispondiElimina
  2. Grazie per questa preziosità che ci hai donato..un film che non dimenticheremo mai!
    Bacio serale!

    RispondiElimina
  3. Questo film è davvero un film divertente e molto simpatico !
    Benigni e Troisi insieme immagino che sul set siano stati quasi impossibili da trattenere.
    Una delle parti più divertenti e memorabili è quella in cui i due, insieme scrivono la lettera per il Savonarola https://www.youtube.com/watch?v=zEibwXABSjo

    RispondiElimina
  4. "A messa le donne si guardano così!"...
    Non sai quanto mi piace questo film, bello e poetico come solo Benigni e Troisi sapevano essere insieme.
    Un abbraccio

    RispondiElimina
  5. Bellissimo film, amo sia Troisi, sia Benigni.

    RispondiElimina
  6. Non ho visto questo film, ma la trama è molto interessante....
    credo proprio che lo guarderò
    grazie cavaliere per i tuoi post sempre molto utili e con info preziose

    RispondiElimina
  7. Di Troisi ho solo visto "Il postino". Questo film è molto conosciuto, prima o poi lo vedrò! Sembra davvero uno di quei film che si deve vedere almeno una volta nella vita ^^ .
    Buona giornata e a presto... Dream Teller ^^

    RispondiElimina
  8. Ricordo il film. Mi era piaciuto moltissimo.

    RispondiElimina

I commenti sono in moderazione e sono pubblicati prima possibile. Si prega di non inserire collegamenti attivi, altrimenti saranno eliminati. L'opinione dei lettori è l'anima dei blog e ringrazio tutti per la partecipazione. Vi ricordo, prima di lasciare qualche commento, di leggere attentamente la privacy policy. Ricordatevi che lasciando un commento nel modulo, il vostro username resterà inserito nella pagina web e sarà cliccabile, inoltre potrà portare al vostro profilo a seconda della impostazione che si è scelta.