lunedì 7 novembre 2011

Oggi Google celebra Marie Curie


Oggi Google celebra nella sua home page il 144° anniversario della nascita di Marie Curie. Vi lascio una biografia tratta da Wikipedia.

Maria Skłodowska, meglio nota come Marie Curie (Varsavia, 7 novembre 1867 – Passy, 4 luglio 1934), è stata una chimica e fisica polacca naturalizzata russa e in seguito francese. Nel 1903 fu insignita del premio Nobel per la fisica (assieme al marito Pierre Curie e ad Antoine Henri Becquerel) e, nel 1911, del premio Nobel per la chimica per i suoi lavori sul radio. Marie Curie è stata l'unica donna tra i quattro vincitori di più di un Nobel e, insieme a Linus Pauling, l'unica ad averlo vinto in due aeree distinte. Marie Curie è cresciuta nella Polonia russa. Poiché qui le donne non potevano essere ammesse agli studi superiori, si trasferì a Parigi dove a partire dal 1891 iniziò a frequentare la Sorbona dove si laureò in fisica e matematica. Nel dicembre del 1897 iniziò a compiere degli studi sulle sostanze radioattive, che da allora rimasero al centro dei suoi interessi. Dopo la morte accidentale del marito Pierre Curie, avvenuta nel 1906, le fu concesso di insegnare nella prestigiosa università. Due anni più tardi le venne assegnata la cattedra di fisica generale, diventando la prima donna ad insegnare alla Sorbona. Durante la prima guerra mondiale, Marie Curie ha operato in qualità di radiologa per il trattamento dei soldati feriti. Dotò un'automobile di un'apparecchiatura radiografica che ha reso possibili le indagini radiologiche effettuate in prossimità del fronte e ha partecipato alla formazione dei tecnici necessari e infermieri. Dopo la guerra divenne attiva nella Commissione Internazionale per la Cooperazione Intellettuale della Lega delle Nazioni per migliori condizioni di lavoro degli scienziati. Negli ultimi anni della sua vita, fu colpita da una grave forma di anemia aplastica, malattia quasi certamente contratta a causa delle lunghe esposizioni alle radiazioni di cui, all'epoca, si ignorava la pericolosità. Morì nel sanatorio di Sancellemoz di Passy (Alta Savoia), nel 1934.

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