domenica 27 novembre 2011

Ecco alcune strategie di manipolazione mediatica

Why does he leave Reality?


Articolo da Megachip.info

Viene qui proposto uno schema che si rifà al linguista Noam Chomsky, delle cui riflessioni si estrapola un decalogo, una lista delle “10 Strategie della Manipolazione” attraverso i mass media.

1-La strategia della distrazione
L’elemento primordiale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel deviare l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dei cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche, attraverso la tecnica del diluvio o inondazioni di continue distrazioni e di informazioni insignificanti.
La strategia della distrazione è anche indispensabile per impedire al pubblico d’interessarsi alle conoscenze essenziali, nell’area della scienza, l’economia, la psicologia, la neurobiologia e la cibernetica. “Mantenere l’Attenzione del pubblico deviata dai veri problemi sociali, imprigionata da temi senza vera importanza. Mantenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza nessun tempo per pensare, di ritorno alla fattoria come gli altri animali (citato nel testo “Armi silenziose per guerre tranquille”).

2- Creare problemi e poi offrire le soluzioni.
Questo metodo è anche chiamato “problema- reazione- soluzione”. Si crea un problema, una “situazione” prevista per causare una certa reazione da parte del pubblico, con lo scopo che sia questo il mandante delle misure che si desiderano far accettare. Ad esempio: lasciare che si dilaghi o si intensifichi la violenza urbana, o organizzare attentati sanguinosi, con lo scopo che il pubblico sia chi richiede le leggi sulla sicurezza e le politiche a discapito della libertà. O anche: creare una crisi economica per far accettare come un male necessario la retrocessione dei diritti sociali e lo smantellamento dei servizi pubblici.

3- La strategia della gradualità.
Per far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente, a contagocce, per anni consecutivi. E’ in questo modo che condizioni socioeconomiche radicalmente nuove (neoliberismo) furono imposte durante i decenni degli anni 80 e 90: Stato minimo, privatizzazioni, precarietà, flessibilità, disoccupazione in massa, salari che non garantivano più redditi dignitosi, tanti cambiamenti che avrebbero provocato una rivoluzione se fossero state applicate in una sola volta.






4- La strategia del differire.
Un altro modo per far accettare una decisione impopolare è quella di presentarla come “dolorosa e necessaria”, ottenendo l’accettazione pubblica, nel momento, per un’applicazione futura. E’ più facile accettare un sacrificio futuro che un sacrificio immediato. Prima, perché lo sforzo non è quello impiegato immediatamente. Secondo, perché il pubblico, la massa, ha sempre la tendenza a sperare ingenuamente che “tutto andrà meglio domani” e che il sacrificio richiesto potrebbe essere evitato. Questo dà più tempo al pubblico per abituarsi all’idea del cambiamento e di accettarlo rassegnato quando arriva il momento.

5- Rivolgersi al pubblico come ai bambini.
La maggior parte della pubblicità diretta al gran pubblico, usa discorsi, argomenti, personaggi e una intonazione particolarmente infantile, molte volte vicino alla debolezza, come se lo spettatore fosse una creatura di pochi anni o un deficiente mentale. Quando più si cerca di ingannare lo spettatore più si tende ad usare un tono infantile. Perché? “Se qualcuno si rivolge ad una persona come se avesse 12 anni o meno, allora, in base alla suggestionabilità, lei tenderà, con certa probabilità, ad una risposta o reazione anche sprovvista di senso critico come quella di una persona di 12 anni o meno (vedere “Armi silenziosi per guerre tranquille”).

6- Usare l’aspetto emotivo molto più della riflessione.
Sfruttate l'emozione è una tecnica classica per provocare un corto circuito su un'analisi razionale e, infine, il senso critico dell'individuo. Inoltre, l'uso del registro emotivo permette aprire la porta d’accesso all’inconscio per impiantare o iniettare idee, desideri, paure e timori, compulsioni, o indurre comportamenti….

7- Mantenere il pubblico nell’ignoranza e nella mediocrità.
Far si che il pubblico sia incapace di comprendere le tecnologie ed i metodi usati per il suo controllo e la sua schiavitù.
* “La qualità dell’educazione data alle classi sociali inferiori deve essere la più povera e mediocre possibile, in modo che la distanza dell’ignoranza che pianifica tra le classi inferiori e le classi superiori sia e rimanga impossibile da colmare dalle classi inferiori".

8- Stimolare il pubblico ad essere compiacente con la mediocrità.
Spingere il pubblico a ritenere che è di moda essere stupidi, volgari e ignoranti ...

9- Rafforzare l’auto-colpevolezza.
Far credere all’individuo che è soltanto lui il colpevole della sua disgrazia, per causa della sua insufficiente intelligenza, delle sue capacità o dei suoi sforzi. Così, invece di ribellarsi contro il sistema economico, l’individuo si auto svaluta e s’incolpa, cosa che crea a sua volta uno stato depressivo, uno dei cui effetti è l’inibizione della sua azione. E senza azione non c’è rivoluzione!

10- Conoscere agli individui meglio di quanto loro stessi si conoscano.
Negli ultimi 50 anni, i rapidi progressi della scienza hanno generato un divario crescente tra le conoscenze del pubblico e quelle possedute e utilizzate dalle élites dominanti. Grazie alla biologia, la neurobiologia, e la psicologia applicata, il “sistema” ha goduto di una conoscenza avanzata dell’essere umano, sia nella sua forma fisica che psichica. Il sistema è riuscito a conoscere meglio l’individuo comune di quanto egli stesso si conosca. Questo significa che, nella maggior parte dei casi, il sistema esercita un controllo maggiore ed un gran potere sugli individui, maggiore di quello che lo stesso individuo esercita su sé stesso.

Fonte: http://www.visionesalternativas.com.

Traduzione per Voci Dalla Strada a cura di VANESA: http://www.vocidallastrada.com/2010/09/le-10-strategie-di-manipolazione.html.


Fonte: Megachip.info

Autore: http://www.visionesalternativas.com

Licenza: Copyleft

Articolo tratto interamente da Megachip.info

Photo credit h.koppdelaney caricata su Flickr - licenza foto: Creative Commons

14 commenti:

  1. Bellissimo e amaro questo articolo, purtroppo sperimentato ogni giorno sulle nostre spalle. Grazie Cavaliere, a presto

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  2. Ciao, sai cosa dico? Ok, le strategie sono buone a livello di manipolazione psicologica e comportamentale di conseguenza, ma perché su di me non funzionano? Forse perché ho letto valigie di libri? Forse perché sono uno stramaledetto bambino cresciuto, temerario ed incosciente che fa sempre quello che vuole? Forse perché Io non sono indignato. Elogio del disgusto. (http://fintatolleranza.blogspot.com/2011/11/io-non-sono-indignato-elogio-del.html ecco come la penso e come vivo...). O forse perché odio i media e non guardo la Tv dal 1997?
    O forse perché uso il cervello?

    Dedico un aforisma di JJ Rosseau
    "Se tutti vanno in una direzione, tu vai nella direzione opposta che probabilmente farai la cosa giusta"
    Stammi bene, alla prossima

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  3. Infatti la prima cosa da fare per reagire a questo tragico stato di cose è cominciare a diventare consapevoli di ciò che ci hanno fatto, verificando a ritroso la nostra esperienza in merito a come abbiamo ricevuto le informazioni degli ultimi vent'anni e facendo attenzione per il futuro alle infinite occasioni in cui applicheranno ancora queste strategie. E reagire di conseguenza. Intelligenza, sensibilità, allerta - dobbiamo diventare raffinati nel nostro modo di 'combattere'.

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  4. Interessante..ma è sempre stato così, soprattutto nel nostro Bel Paese...Buon inizio settiman ed un caro saluto.

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  5. Interessante post! Ce la mettono davvero tutta per fregarci.. ;)
    Ti auguro una buona settimana!
    A presto...Sibilla

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  6. Purtroppo non ci vuole molto a capire che è vero. Troppo spesso ci facciamo distrarre da problematiche di scarsa a nulla importanza e non ci accorgiamo, che ci stanno prendendo per i fondelli.
    Ciao buona giornata
    enrico

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  7. Ottimo promemoria per tutti coloro che ritengono ineluttabile l'arretramento sociale e le misure più ingiuste come un male necessario.
    Bisognerebbe riuscire a smantellar e smascherare volta per volta le azioni di messa in pratica di questa strategia di potere.
    L'informazione libera è fondamentale e la nostra vigilanza irrinunciabile.
    un grazie da Nina

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  8. Armi silensiose per guerre tranquille-
    Disperdere l'individuo in pezzi nella
    società che non ha contribuito a creare-
    Egill

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  9. ...magari la cultura non si mette nei piatti la sera, ma senza finiremo tutti incatenati!
    Grazie di cuore, articolo eccezionale, ho salvato la pagina nella mia cartella di Storia e Teoria dei Media, proporrò al professore di tenere una lezione in proposito :)

    Buona Serata :*

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  10. (ps: spero non ti dispiaccia se nel mio prossimo articolo cito questa pagina :) in caso fosse, rimuovo citazione e link)

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  11. mi ritrovo con le parole di enri! cavoli! vero!

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  12. Grande, Chomsky, mai abbastanza considerato!

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