martedì 15 novembre 2011
Il partito pirata italiano si candiderà alle prossime elezioni
Articolo da Wired
Dopo cinque anni di attività come associazione culturale, il Partito Pirata italiano ha deciso di passare all' azione attiva. La formazione ha infatti annunciato la volontà di concorrere alle prossime elezioni politiche. Athos Guallazzi, presidente dei pirati italiani ha infatti annunciato che " non ci si può definire un partito fino a quando non ci si candida alle elezioni".
La sigla avrebbe per ora solamente indicato la volontà di sfidare la politica italiana partecipando alla prossima competizione elettorale " a macchia di leopardo" con programmi e modalità ancora in fase di ideazione e che verranno discusse in Rete in prossimità del voto. Non è comunque difficile immaginare quali saranno i capisaldi di un eventuale programma da presentare agli elettori: libera Rete, opposizione alla censura, supporto alla garanzia della privacy online, trasparenza della politica e amministrazione " open data".
Al momento il Partito Pirata ha escluso collaborazioni con i partiti " ufficiali" anche se è stata riportata una più esplicita vicinanza a Sinistra e Libertà in occasione dell'ultima riunione, trasmessa in streaming e commentata dalla base via Twitter.
Tra le azioni più recenti del partito si segnala la protesta organizzata contro Area Spa, la società italiana accusata di vendere tecnologia di controllo delle reti Internet al regime di Damasco.
Fonte: Wired
Autore: Philip Di Salvo
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Articolo tratto interamente da Wired
8 commenti:
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Non conoscevo questa associazione che vuole proporsi alle elezioni politiche.
RispondiEliminaIn bocca al lupo
Felice giornata
Non ne conosco gli intenti e dunque non posso pronunciarmi ....
RispondiEliminaC'è da dire,però, che un altro partito ci mancava,giusto da aggiungere all'interminabile lista di quelli che già ci sono e dei quali spesso non ne conosciamo neanche l'esistenza.
Un saluto
Francesca
grazie per l'informazione:)buona giornata!!
RispondiEliminalibero download in libero stato!
RispondiEliminaconfesso la mia totale ignoranza: non so chi siano questi pirati, ma già mi piacciono: gli propongo di far legalizzare la maria, l'eutanasia, il divorzio in tempi rapidi, il matrimonio tra gay e anche la bigamia (non sto scherzando)
RispondiEliminaInteressante inoltro cavaliere...sereno sia il Tuo divenire nel giorno...a presto..
RispondiEliminadandelìon
ho già letto che in vari paesi sono approdati in parlamento, ma sai come la penso un partito in più è una sconfitta per la libertà; meglio pirati liberi in rete che seduti al senato o alla camera.
RispondiEliminaSi caro Cavaliere ora è il momento di creare i partiti a personal.
RispondiEliminaIncominciano a nascere come i funghi.
Buona serata amico.
Tomaso