lunedì 4 aprile 2011
Sull’antifascismo non si tratta
Voglio pubblicare un post di Maurizio Viroli;docente di teoria politica all’Università di Princeton.In questo articolo pubblicato sul Fatto Quotidiano;ci spiega le ragioni per non permettere di abolire la norma contro il fascismo.
Articolo da IlFattoQuotidiano.it:
L’idea di tre senatori del Pdl e di un “finiano” di presentare un disegno di legge costituzionale per abrogare la disposizione XII che vieta “la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista” sarebbe niente di più di un’ulteriore prova dell’ignoranza dei parlamentari della maggioranza di governo, se non fosse immorale e pericolosa.
Gli sconsiderati senatori sostengono infatti che la disposizione in questione è transitoria e dunque, dopo 65 anni, può essere allegramente abbandonata. Anche chi conosce soltanto i primi rudimenti di diritto costituzionale sa che quella disposizione non è transitoria perché non contiene indicazioni di limiti temporali ed è invece finale, e sta lì in quanto esprime un giudizio storico e morale inappellabile e irreversibile di condanna del regime fascista.
La ragion d’essere della nostra Costituzione è l’antifascismo. Tolta quella disposizione, tutta la carta fondamentale perde la sua fisionomia etica e politica. Ma questo è appunto ciò che il signore e i suoi servi vogliono: liberarsi dalla Costituzione, devastandola pezzo per pezzo. O noi ci liberiamo di loro, o loro si libereranno dalla Costituzione, ultimo baluardo della nostra libertà e dignità civile. Non c’è via di mezzo. Questo è il carattere dello scontro politico oggi in Italia. La ragione per cui l’idea di abrogare la disposizione XII è immorale la capisce anche un bambino: sarebbe un’offesa alla memoria di coloro che hanno lottato contro il fascismo e un’assoluzione dei crimini e delle responsabilità di quel regime. E’ un’idea pericolosa perché il fascismo, come modo di sentire e di pensare, è nella nostra storia e fa parte del nostro spirito nazionale. E’ dunque semplicemente folle indebolire le difese politiche e legali. Saggezza e rettitudine suggeriscono un comportamento esattamente opposto.
Chiunque abbia la possibilità di fare sentire la propria voce in Parlamento, nelle piazze, nelle televisioni, sui giornali, ha il dovere di parlare per fare nascere un movimento di sdegno nobile e fermo contro questo nuovo attacco alla nostra libertà. Il prossimo 25 aprile sia l’occasione per dire al signore e ai suoi servi che per impedire un simile scempio siamo disposti a lottare con tutte le nostre forze.
viroli@princeton.edu
Fonte:Il Fatto Quotidiano
Autore post:Maurizio Viroli
Licenza:Creative Commons(http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/2.5/it/)
Articolo tratto interamente da Il Fatto Quotidiano
7 commenti:
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No, non si tratta proprio!
RispondiEliminaIncredibile come si stia evolvendo in negativo la nostra storia. Bisogna lottare certamente...non si può restare a guardare!!
RispondiElimina"La ragion d’essere della nostra Costituzione è l’antifascismo. Tolta quella disposizione, tutta la carta fondamentale perde la sua fisionomia etica e politica".
RispondiEliminaPUNTO E A CAPO...STOP...MORTA LI'
Bisogna ricordare alle giovani generazioni non solo gli episodi tragici della resistenza ma il comportamento, l'educazione alla violenza fisica, l'esaltazione al razismo e la prepotenza che l'ideologia fascista esaltava. Io essendo del 1935 ricordo bene a scuola i canti fascisti che le maestre ci facevano cantare,poi i tanti racconti di violenze e soprusi che venivano fatti alla gente. Purtroppo si è raccontato poco di quel periodo
RispondiEliminae col passare degli anni rimane sempre più difficile far capire a giovani abituati a comunicazioni brevi, il periodo passato.
al peggio non c'e' limite!
RispondiEliminadiceva qualcuno di cui non ricordo il nome ciao Michele pianetatempolibero
La gente dimentica troppo velocemente.
RispondiEliminaIo non ho neppure vissuto quegli anni, ma capisco comunque che la richiesta è assurda.
Bello questo articolo.
E' vero, non c'è via di mezzo: : Ecce Eccher
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