giovedì 28 aprile 2011
Il 6 maggio i precari aderiscono allo sciopero generale
Dopo la manifestazione dello scorso 9 aprile;il mondo precario scende di nuovo in piazza e partecipa allo sciopero generale promosso dalla Cgil .Vi lascio l'appello dei promotori:
Il 9 aprile la nostra generazione si è presa la scena, non solo portando in piazza la condizione di precarietà da cui vogliamo liberarci, ma anche dimostrando che siamo la buona notizia in un paese quotidianamente umiliato da chi ci governa.
Con il 9 aprile abbiamo chiesto a tutti di prendere posizione sull’emergenza precarietà, e hanno risposto in molti.
Le nostre istanze sono state gridate in maniera netta da tutte le piazze: vogliamo che ad un lavoro stabile corrisponda un contratto stabile; che siano garantiti a tutti, anche ai lavoratori strutturalmente discontinui, gli stessi diritti, compresa la certezza della retribuzione; che sia garantita la continuità di reddito per chi ha perso il lavoro, chi lo cerca, chi non lo trova; che sia garantita alle nuove generazioni piena autonomia, accesso alla casa, alla cultura, al sapere.
Il 9 aprile si è manifestato il popolo degli invisibili, i nuovi ghostwriter, coloro che non hanno volto e voce nel dibattito pubblico, ma soprattutto un popolo che ha capito che solo attraverso l’azione collettiva è possibile riconquistare i diritti negati.
Per questo il 9 aprile è stato solo l’inizio. L’inizio di un percorso che vogliamo sia lungo e incisivo e che ha già un appuntamento da non mancare: lo sciopero generale indetto per il 6 maggio dalla CGIL.
Il paese intero è chiamato a fermarsi e manifestare, contro una politica che continua a far pagare ai più deboli i costi della crisi e mette in discussione i diritti fondamentali, tra cui la rappresentanza e la democrazia sindacale.
Gli stessi diritti fondamentali che i precari non hanno mai visto e conosciuto, come la malattia, il diritto di voto per la rappresentanza sindacale, lo stesso diritto di sciopero.
Siamo utilizzati come un esercito di riserva, un popolo a diritti zero e disposto a tutto, che suo malgrado è diventato la scusa per indebolire le tutele collettive, conquistate in anni di lotte sindacali e sancite nei contratti collettivi di lavoro. Quelle tutele che qualcuno preferisce strumentalmente definire “privilegi” per pochi, piuttosto che patrimonio di tutti.
Il 6 maggio la nostra condizione deve diventare il cuore dello sciopero: perché per difendere i diritti è necessario estenderli a tutti. E’ questa la grande sfida del movimento dei lavoratori.
La nostra unica forza è infatti la solidarietà, l’unico strumento per combattere la ricattabilità e migliorare concretamente la condizione di ognuno.
Vogliamo costruire una giornata in cui i lavoratori precari siano i protagonisti e possano prima di tutto rivendicare, in tutte le forme possibili, il diritto di sciopero.
Un diritto intrinsecamente negato ai precari. Un precario o un autonomo che decide di astenersi dal lavoro lo fa a proprio rischio e pericolo: chi per l’estrema ricattabilità a cui è sottoposto; chi, perché lavorando a progetto, carica su di sè il lavoro mancato; chi perché non vedrà conteggiato il proprio giorno di sciopero, tecnicamente inesigibile per alcune tipologie.
Il 6 maggio vogliamo uscire dall’invisibilità e chiediamo a tutti di partecipare, aderendo alla campagna “Precari/e in sciopero!” e rendendo ovunque visibile il logo (profilo facebook, posto di lavoro, abitazione..).
Chiediamo a tutti i precari di sfidare collettivamente il ricatto, di renderlo pubblico, di raccontare la propria esperienza condividendo una battaglia comune per l’affermazione dei diritti.
Saremo tutti con voi – se vorrete – davanti al posto di lavoro e in piazza.
A chi non potrà scioperare chiediamo di aderire attraverso il sito, raccontando perché non potrà farlo, perché i ricatti che subiamo diventino oggetto di una denuncia collettiva e perché chi sciopererà possa portare simbolicamente in piazza con sé anche la condizione di chi non potrà esserci.
Il 6 maggio l’Italia si ferma, fermiamoci anche noi!
Il 6 maggio noi ci saremo, per dimostrare a questo paese quanto vale il nostro lavoro e quanto vale la nostra dignità. Per cambiare i rapporti di forza, sappiamo di poterci riuscire, insieme.
———————–
Aderisci alla campagna PRECARI/E IN SCIOPERO!
Scarica il logo e usalo come tuo avatar su facebook, nella tua postazione di lavoro, nel tuo pc, ovunque tu vorrai.
Scriveteci e raccontateci:
-L’esperienza di organizzazione dello sciopero nella vostra realtà lavorativa, sfidiamo insieme il ricatto: il 6 maggio renderemo pubblico lo sciopero dei precari.
-La vostra modalità di sciopero (qualsiasi essa sia….), e raccontateci perchè vi è negato il diritto di sciopero. Sarete simbolicamente in piazza con noi.
Non esitate a condividere tutto ciò che vorrete foto, video…inviatele a info@ilnostrotempoeadesso.it
Per aderire: www.ilnostrotempoeadesso.it
Pagina Facebook:il nostro tempo è adesso
Fonte:Il nostro tempo è adesso
Video credit caricato su Youtube
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8 commenti:
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ciao, vieni nel bio blog : cinespazzatura.blogspot.com che c'è un regalo per te.
RispondiEliminaTutta la mia solidarietà a chi vive il precariato
RispondiEliminaSecondo me lo sciopero dovrebbe essere condiviso anche dalle altre Confederazioni, trovo illogico che sia sempre e solo la CGIL a far propria la voce dei precari e di tutti i lavoratori in genere.
RispondiEliminaCiao, buona serata!
E speriamo che così tante voci vengano ascoltate perchè non se ne può più, ci stanno togliendo il futuro!
RispondiEliminaUn bacione da Sabrina&Luca
Anch'io sono solidale con i precari. So che non c'è un futuro pensionistico per loro e mi dispiace davvero.
RispondiEliminaBuona giornata!
Auguro di cuore che serva a qualcosa.
RispondiEliminaCiao, buona giornata
ciao Cavaliere sono passata per un saluto veloce e per farti sapere che sono tornata
RispondiEliminaPazzesco c'è ancora gente che sciopera ed a che serve? Qualcuno me lo sa spiegare quanto lavoro in più porterà questo sciopero?
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