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lunedì 5 maggio 2025

Vergognosa campagna mediatica contro la Taverna Santa Chiara di Napoli


La Taverna Santa Chiara di Napoli si trova al centro di una campagna mediatica vergognosa, dopo aver esposto la sua posizione contro l’apartheid israeliano e il genocidio palestinese. Le immagini e i video condivisi sui social hanno scatenato un linciaggio mediatico, con accuse di antisemitismo, incitamento all’odio e un diluvio di minacce e insulti diretti alla proprietaria e al suo staff.

Nives Monda, la titolare, ha chiarito che la sua decisione di aderire alla campagna “Spazi Liberi dall’apartheid israeliana” è una scelta di coscienza, a favore dei diritti umani e contro ogni forma di discriminazione. Non si tratta di razzismo, bensì di una posizione netta contro i crimini internazionali.

Tuttavia, la reazione dei media ha trasformato una scelta politica e pacifica in un pretesto per diffamare, minacciare e alimentare l’odio. Il locale è stata vittima di messaggi intimidatori, arrivando persino a minacce fisiche e auspici di violenza contro la proprietaria.

Tutto questo odio, non solo distorce la realtà dei fatti, ma rappresenta un pericoloso precedente di intolleranza e censura, verso chi ha il coraggio di schierarsi a favore dei diritti umani.

L'autore di questo blog, esprime la massima solidarietà a Nives Monda e a tutto lo staff della Taverna Santa Chiara di Napoli.

Immagine generata con intelligenza artificiale



8 commenti:

  1. C'è soprattutto ignoranza in questa campagna mediatica addosso alla titolare della taverna: israeliano non vuol dire ebreo, come palestinese non vuol dire estremista islamico o terrorista talebano.
    E soltanto l'ignoranza, tanto del popolino quanto dei media e dei politici, è alla base del lasciare correre questo GENOCIDIO in corso, schierandosi per giunta contro una persona che avuto gli attributi per alzare la testa.

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    1. Il genocidio è sotto gli occhi di tutti, nessuno può negarlo.

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  2. Solidarietà a Taverna Santa Chiara, ennesima dimostrazione che non c'è più democrazia e lo spirito critico è annientato.

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  3. Piena solidarietà a chi scegliere di non girarsi dall'altra parte.

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