giovedì 9 gennaio 2025

La mia bohème di Arthur Rimbaud



La mia bohème

Me ne andavo, i pugni nelle tasche sfondate;

anche il mio cappotto diventava ideale;

andavo sotto il cielo, Musa!, ed ero il tuo leale;

oh! quanti amori assurdi ho strasognato!


Nei miei unici calzoni avevo un largo squarcio.

– Pollicino sognatore, in corsa sgranavo

rime. Il mio castello era l’Orsa Maggiore.

– Le mie stelle in cielo facevano un dolce fru-fru.


Le ascoltavo, seduto sul ciglio delle strade,

nelle calme sere di settembre in cui sentivo

sulla fronte le gocce di rugiada, come un vino vigoroso;


in cui rimando in mezzo a quelle ombre fantastiche,

come fossero lire, tiravo gli elastici

delle mie suole ferite, con un piede contro il cuore.


Arthur Rimbaud 


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