All’inverno
O Inverno! Spranga le tue porte adamantine:
Il nord è tuo; là nella fonda terra hai eretto
La tua oscura dimora. Non scuotere
I tuoi tetti, né le colonne col tuo carro di ferro.
Non mi ascolta e sull’abisso spalancato
Rotola greve. Le sue tempeste infuriano;
In una guaina d’acciaio, non oso alzare gli occhi
Perché ha levato in alto il suo scettro sul mondo.
Guarda! Un orrido mostro, la cui pelle aderisce
Alle sue forti ossa, corre sulle gementi rocce:
Riduce tutto al silenzio, e la sua possente mano
Spoglia la terra, e congela la fragile vita.
Prende posto sulle scogliere, il marinaio
Grida invano. Povero diavolo! Egli fronteggia
Le tempeste, finché il cielo non sorride e il mostro
Torna urlando alle sue caverne nel monte Hekla.
William Blake
Ciao Vincenzo, bellissima questa poesia di William Blake sull'inverno. Peccato che un'inverno così non esista più, pare al giorno d'oggi. Un saluto grande, ancora Buonissimo Anno Nuovo e migliore mese di gennaio appena iniziato
RispondiEliminaBuon anno anche a te.
EliminaUna poesia bellissima, ma di inverni così non se ne vede più… questo Natale caldissimo è stato proprio strano, si è persa l’atmosfera natalizia anche per questo.
RispondiEliminaPeriodo natalizio anomalo a livello climatico.
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