Guantanamera
Sono un uomo sincero
Di dove cresce la palma
e prima di morire voglio
far uscire i versi dalla mia anima.
Il mio verso è di un verde chiaro
e di un color rosso acceso,
il mio verso è un cervo ferito,
che sul monte cerca riparo.
Coltivo la rosa bianca
in giugno come in gennaio
per l’amico sincero
che mi dà la sua mano franca.
E per il crudele che mi strappa
il cuore con cui vivo
non coltivo né cardi né ortiche:
coltivo la rosa bianca.
Io conosco un dispiacere profondo
tra le pene senza nome:
la schiavitù degli uomini
è la grande pena del mondo.
Con i poveri della terra
voglio dividere la mia sorte,
il ruscello della montagna
mi seduce più del mare.
José Martí
Molto bella.
RispondiEliminaBuona giornata.
Rime della famosa canzone Guantanamera.
EliminaSempre bella e sempre attuale
RispondiElimina👍
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