Articolo da Firenze Post
SANREMO – Mahmood & Blanco vincono il festival di Sanremo 2022 con il brano Brividi. Seconda la brava Elisa e terzo Gianni Morandi, che a 77 anni festeggia il gran piazzamento sul palco dell’Ariston. Si chiude così un bel festival: con tre generazioni sul podio. Bravo Amadeus, bravi i cantanti, bravi i parolieri. E brava la coconduttrice della serata finale: una spumeggiante e ironica Sabrina Ferilli.
“Tutto su questo palco ha funzionato. Un festival così non nasce a caso, per fare certe cose ce vole naso”. Si conclude così l’Ode ad Amadeus declamata da Sabrina Ferilli sul finale di Sanremo 2022 per celebrare le tra edizioni di cui Amadeus
Ed ecco la classifica finale dal quarto al 25/o posto: Irama, Sangiovanni, Emma, La Rappresentante di Lista, Massimo Ranieri, Dargen D’Amico, Michele Bravi, Matteo Romano, Fabrizio Moro, Aka 7even, Achille Lauro feat. Harlem Gospel Choir, Noemi, Ditonellapiaga e Rettore, Rkomi, Iva Zanicchi, Giovanni Truppi, Highsnob e Hu, Yuman, Le Vibrazioni, Giusy Ferreri, Ana Mena, Tananai.
E via con la cronaca della frizzantissima serata finale. Si apre con l’Inno di Mameli suonato dalla banda della Guardia di Finanza, che poi lascia la scena sulle note della marcia Armi e Brio.
Sul palco tutti i 25 Big con i brani in gara, che saranno votati dal pubblico tramite televoto: la media tra le percentuali di voto ottenute nella serata e quelle delle serate precedenti determinerà una nuova classifica.
“Ma come stai, come fai ancora a stare in vita? Non sei normale, fai ore e ore di maratone di 10-15 ore al giorno, Mentana ti fa un baffo, lo surclassi a sinistra”. Abito lungo color cipria, Sabrina Ferilli entra in scena e scherza sulla ‘resistenza’ di Amadeus, gli sfila la giacca: “Dove ce le hai le pile? Secondo me quando va dietro le quinte va a ricaricarsi alla colonnina: è un presentatore ibrido”.
“Amadeus, sei un fenomeno, la forza tua ce l’hanno in tre: Iva Zanicchi, Gianni Morandi e Mattarella”, dice l’attrice che poi scherza sul futuro: “Se tante volte non volessi più fare il festival, questa serata falla brutta brutta brutta, perché se tante volte questi della Rai non decidono chi ti può sostituire, ti chiedono di restare altri sette anni, lo vedi come funzionano le cose in Italia”.
“Non ho monologhi stasera”, premette subito Sabrina Ferilli quando Amadeus le annuncia che è venuto il ‘suo momento’ sul palco dell’Ariston. “Sono stati due anni molto duri, monologhi ce ne siamo fatti anche tanti, molti temi anche fra i più belli sono stati già toccati dalle mie bravissime colleghe. E allora – spiega l’attrice – mi sono messa a pensare che cosa avrei potuto dire”. “Ho pensato che avrei potuto parlare di famiglie, di donne che fanno tanto, hanno i figli, lavorano, educano, una roba articolata, ma io figli non ce li ho, sono un’attrice avviata, c’ho pure un marito benestante, perché devo andare sulle palle a loro”, spiega Sabrina. “Avrei potuto parlare di uomini che hanno troppo potere ancora, decidono pe le donne, occupano tutti i livelli della gerarchia lavorativa: allora, ho pensato, chiedo se posso far fare un monologo agli uomini che comandano, non mi sembrava il caso”. Altra ipotesi, “la bellezza, quella più profonda, quella interiore, delle imperfezioni fisiche, ma io sono quattro giorni che magno radici per entrare in questo vestito, non avrei avuto credibilità. La bellezza càpita, è vero, ma ce se lavora pure parecchio. Allora – continua – avrei potuto parlare di amori, quelli asfissianti, delle dipendenze amorose, mi sembrava interessante, ma poi ho pensato che Amadeus ha il profilo social di coppia, se non sono dipendenze quelle…”.
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Fonte: Firenze Post
Autore: Gilda Giusti
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Articolo tratto interamente da Firenze Post
Certo, loro vanno con la bicicletta.
RispondiElimina😉
EliminaPensa che a me il Festival stufa da morire. Meno male che è finito. Ciao Cavaliere.
RispondiEliminasinforosa
Buona serata.
EliminaIo ho guardato tutte le serane ma non fino alla fine, troppo lungo, fino a quando nonmi addormentavo. Comunque mi è piaciuto, un bello spettacolo, che arriva dopo anni difficili. A furia di ascoltarle, le canzoni mi sono entrate nella testa e ora mi piacciono. Forse avrei dato la vittoria al nostro Gianni nazionale. Saluti
RispondiEliminaGianni Morandi è un eterno ragazzo.
EliminaMi piace questo articolo sul festival, lo prendo per tenerlo a memoria.
RispondiEliminaGrazie del passaggio!
Grazie a te.
EliminaSalvo pochissimo, sì l'ho visto ammetto per tenere almeno un poco la testa occupata altrove, peraltro con scarsissimo successo. Salvo il monologo di Drusilla Fuer e Truppi. Alcune cover erano molto belle quella forse è stata la migilore serata del festival 2022.
RispondiEliminaGrande Drusilla!
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