lunedì 28 febbraio 2022

Verso la terza guerra mondiale?



Articolo da Comune-info

La Germania e il Belgio hanno annunciato l’invio di aiuti militari a Kiev. L’Italia si prepara a fare altrettanto e una decisione analoga dell’Ue è data per imminente. Biden, intanto, torna a parlare di “terza guerra mondiale” con sconcertante leggerezza. Dice che questa è l’unica alternativa alla via delle sanzioni economiche. Sono parole che servono forse a preparare l’opinione pubblica all’eventualità? Europa e Nato stanno dichiarando guerra alla Russia? Su quali basi? Chi ha deciso? Perché? Con quali obiettivi? “Non lo sappiamo, perché non c’è vero dibattito su questi temi, solo allusioni… – scrive Lorenzo Guadagnucci – Manca soprattutto un’analisi a tutto campo delle origini di questa guerra…”. Chi ha provato a farla è stato zittito, ignorato, deriso

Siamo tutti a chiederci dove porterà la scellerata e criminale aggressione russa all’Ucraina, ma fatichiamo – credo di non essere il solo – a pensare in modo ordinato e sistematico, perché ci troviamo sommersi da molta (forse troppa) informazione impressionistica ed emotiva e da poca (pochissima) voglia di ragionare su questa guerra con apertura mentale e profondità storica.

Le notizie di sabato 26 febbraio sono certamente quelle che arrivano da Kiev aggredita e sotto pressione e dagli altri fronti di conflitto armato, ma più ancora fa impressione – e dovrebbe far notizia – ciò che sta maturando, sia pure in modo poco chiaro, nelle cancellerie europee, al comando Nato, a Washington. Oggi la Germania e il Belgio hanno annunciato l’invio di aiuti militari (armi pesanti) a Kiev; l’Italia si sta preparando a fare altrettanto e una decisione analoga dell’Unione europea è data per imminente. Come noto, l’invio di armi a una delle parti in causa, può essere considerato un atto ostile, un atto di guerra. La domanda che abbiamo il diritto/dovere di fare è allora: Europa e Nato stanno dichiarando guerra alla Russia? Su quali basi? Chi ha deciso? Perché? Con quali obiettivi?A Washington, intanto, il presidente Biden – pur debole politicamente all’interno del suo Paese e screditato, dopo la precipitosa e fallimentare fuga dal’Afghanistan, sul piano internazionale (o forse proprio per questo?) – è tornato a parlare di “terza guerra mondiale” con sconcertante leggerezza. Ha detto che questa è l’unica alternativa alla via delle sanzioni economiche… Sono parole che servono forse a preparare l’opinione pubblica all’eventualità? A indicare l’esito probabile della scelta di mandare armi in Ucraina?

Non lo sappiamo, perché non c’è vero dibattito su questi temi, solo allusioni. Nella marea di notizie che corre in Europa dalle redazioni di giornali, radio, siti e tv verso i cittadini mancano molte informazioni chiave, manca – soprattutto – un’analisi a tutto campo delle origini di questa guerra. Chi ha provato a ragionare attorno alle scelte fatte all’indomani dell’89, con l’espansione a est della Nato e il mancato avvio di un progetto comune di sicurezza in Europa (esteso alla Russia) e quindi del terreno favorevole così creato allo sviluppo dei nazionalismi in Europa e all’affermazione di un autocrate come Putin in Russia, è stato zittito, ignorato, deriso, a seconda dei casi. È successo per esempio all’ex ambasciatore Sergio Romano, che simili ragionamenti ha proposto in articoli relegati nelle pagine interne del suo giornale e in interviste ad altre testate; a Giulio Marcon, voce storica in Italia della cooperazione internazionale e del pacifismo, autore di un lucido e competente intervento sul Manifesto; al presidente dell’Anpi, Gianfranco Pagliarulo, autore di un’analisi storica e politica della vicenda ucraina ben diversa dalle superficiali, manichee e autoassolutorie “opinioni” dei maggiori editorialisti.

Quanto al mondo politico italiano – quasi inutile dirlo – siamo alla categoria del non pervenuto, con prese di posizione stereotipate e poca, pochissima argomentazione: ci si è fermati all’ovvia condanna dell’aggressione russa e del regime putiniano senza approfondire alcunché, senza prefigurare scenari, senza indicare limiti e obiettivi. E il governo Draghi, anche stavolta, ha brillato per opacità, se ci si consente il non casuale ossimoro.

Continua la lettura su Comune-info 


Fonte: Comune-info  


Autore: 
Lorenzo Guadagnucci

Licenza: Licenza Creative Commons
Quest' opera è distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 3.0 Italia

Articolo tratto interamente da 
Comune-info 


22 commenti:

  1. Il pensiero di Biden è molto semplice da capire. La gente si aspetta dagli USA una reazione armata contro la Russia e lui spiega che con gli armamenti in possesso dei due Paesi dominanti tutto porterebbe alla distruzione del mondo.

    RispondiElimina
  2. Quello che più mi preoccupa è che non si lavora per la pace ma per la guerra. I crescenti rapporti tra Stati Uniti e Cina, l’espansione della NATO a est, credo che abbiano fatto sentire la Russia sempre più isolata, però molti hanno fatto errori di sottovalutazione. La Russia ha una storia importante alle spalle e tutt’ora dal punto di vista militare è una super potenza mondiale. Non vuole di certo essere una semplice comparsa. Anche se è caduto il muro, certi ideologie sono sopravvissute. Ovviamente non giustifico l’attacco, dico solo che si sono fatti molti errori di sottovalutazione, secondo me. Ma sono una semplice cittadina, preoccupata come tutti per le sorti dell’Ucraina e di noi tutti.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La Nato va abolita, per troppi anni ha portato guerre e distruzione nel mondo, Putin ha spinte imperialiste e di grandezza, questo mi fa tanta paura. Il popolo russo e ucraino non vuole la guerra, ma purtroppo siamo governati da tanti guerrafondai, ma non dobbiamo fermarci a protestare. Il mondo ha bisogno di tanta pace.

      Elimina
  3. Roba da matti ma dove andremo a finire? Parlano di terza guerra mondiale, sono pazzi!!

    RispondiElimina
  4. Il rischio esiste ma credo che in realtà non la voglia neanche Putin

    RispondiElimina
  5. A me ancora non sembra vero che stia accadendo davvero, le armi devono tacere e le parole adoperate con la massima cautela, altrimenti sarà una catastrofe per tutti noi.
    sinforosa

    RispondiElimina
  6. Grazie per questo articolo così illuminante.

    RispondiElimina
  7. Manca soprattutto un’analisi a tutto campo delle origini di questa guerra…”. Chi ha provato a farla è stato zittito, ignorato, deriso
    Concordo con te sul fatto che la NATO deve essere abolita e così liberare risorse e intelligenze da mettere finalmente al servizio, non contro, l'umanità.

    RispondiElimina
  8. Da qualche parte ho letto che è dal 2014 che c'è questo screzio tra Russia e Ucraina .... c'è voluto un attacco molto modesto x far si che il mondo intero capisse la pericolosità del momento?
    Russia sta giocando con l'Ucraina come il gatto gioca col topo. Sa la sua superiorità di mezzi, armi,uomini, soldi .... il paragone potrebbe essere Mille soldati, mille cannoni, mille fucili, mille razzi ..... mille di tutto e di più, contro 10 soldati con qualche fucile e bomba molotov e qualche pistola.
    IL mondo trema,mentre Putin sorride sotto i metaforici baffi, e la cina gli fa l'occhiolino.
    Tutto per un pezzo di terra che prima era Russia, che si è staccata e vuole essere una nazione unita all'EU ...... e questo non va a genio alla Russia.
    Troveranno un punto d'incontre tra Putin e Volodymyr Zelensky non si sà ........Zelensky dovrebbe tenersi l'indipendenza, ma stare sotto le grinfie di Putin, e le sansioni contro Russia toglierli ...... Solo cosi non ci sarebbe una terza guerra. Dunque tutti nel mondo dovremmo subire ................
    Una Russi che a capo Putin da 25 anni ha raggrenellato ed investito nell'energia, oggi è il primo produttore di petrolio, Gas, Luce, Ecco la sua vera Forza, e non è da poco oggi. Mente c'è un mondo che se dato alla pazza gioia, ad esclusione della Cina oggi alleata Russia, L'Africa non fa testo in quanto è realmente neutrale ....... per i veri motivi geopolitici.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ci sono tanti motivi strategici ed economici, dietro questa guerra.

      Elimina
  9. Mi auguro che i governanti dei singoli Stati Europei, e L'America non siano così decerebrati e facili come può sembrare dall'attuale situazione e che i forti venti di guerra che spirano sul Mondo, possano finire presto. Anche se mi rendo conto che non pare una soluzione molto probabile. Spero che capiscano che l'unica via sia quella delle sanzioni economiche. Credo che abbia ragione Caterina, riguardo al fatto che Putin e La Russia siano stati un pò troppo sottovalutati. Putin fa molta paura anche a mè perchè crede di poter tornare indietro nella storia e che nel 2022 possa esistere ancora un'impero che tenda ad ingrandirsi soffocando e assorbendo altri stati. Dopo una pandemia ci voleva proprio anche la guerrà. Non avrei mai pensato che l'essere umano potesse arrivare a questi livelli di stupidaggine. Una cosa certa è che noi umani siamo bravissimi nel ripetere costantemente gli stessi gravi errori già fatti in passato. Un saluto Vincenzo

    RispondiElimina
  10. Concordo in pieno con l'articolo che hai messo, evidenziando le cose giuste. Contro l'imperialismo guerrafondaio di ambo le parti. Il problema è che è sopravvissuto solo il capitalismo, che domina dagli Usa alla Cina, alla Russia di Putin. E come era successo in passato, i diversi capitalismi si fanno la guerra per avere ancora più potere. Biden è un politico scialbo, che vuole tirarsi su facendo il duro, Putin un duro che vuole mantenere la sua immagine. La situazione in Ucraina, è più complessa di quella che i media vogliono farci credere, e a rimetterci è sempre la popolazione, di ambo le parti. Diciamo no alla guerra, no agli armamenti, no al coinvolgimento della fallimentare Europa e al Draghistan. Drogati da due anni di virus e vaccini, purtroppo in pochi ci capiscono qualcosa.

    RispondiElimina

I commenti sono in moderazione e sono pubblicati prima possibile. Si prega di non inserire collegamenti attivi, altrimenti saranno eliminati. L'opinione dei lettori è l'anima dei blog e ringrazio tutti per la partecipazione. Vi ricordo, prima di lasciare qualche commento, di leggere attentamente la privacy policy. Ricordatevi che lasciando un commento nel modulo, il vostro username resterà inserito nella pagina web e sarà cliccabile, inoltre potrà portare al vostro profilo a seconda della impostazione che si è scelta.