mercoledì 9 ottobre 2019

L'Angolo del Rockpoeta®: "Kurd"


In queste ore è iniziata lʼoffensiva turca nel nord-est siriano. Questo blog esprime la massima solidarietà al popolo curdo, ancora una volta vittima di un aggressione criminale. Daniele nei suoi versi, ci fa capire quando questo territorio sia martoriato da secoli. Invito a non restare indifferenti, davanti a questo ennesimo genocidio.

Angolo curato e gestito da Daniele Verzetti il Rockpoeta®

KURD

Siamo Curdi
Popolo dalle tradizioni storiche antichissime
Antiche quanto le persecuzioni che subiamo

Vivo nella Siria del nord
Altri di noi nella Turchia sud-orientale,
Nell'Iran nord-occidentale e nell'Iraq settrentionale

Si chiama Kurdistan
Ma noi non abbiamo un nostro Stato 
Noi siamo fantasmi in carne ed ossa che respirano
E  solo per il fatto di esistere già diamo fastidio. 

Ci perseguitano perchè noi non meritiamo una nostra terra
Perchè non abbiamo il diritto di rivendicare una nostra cultura

Terroristi ci chiamano
Eppure l'Isis lo abbiamo combattuto noi in prima linea
Noi abbiamo fermato l'ombra nera del Califfato
E tutti noi abbiamo imbracciato i fucili
Anche le nostre donne
Senza indugi
Per amore della libertà 
Contro il fanatismo religioso
E per amore della nostra terra.

E la Storia si ripete
Potremmo ricordare gli Armeni
E tante altre popolazioni quasi sterminate
Prima di riuscire ad essere riconosciute libere persone in libero Stato.

E canto 
Canto con la mia donna e mio figlio
Il dolore e la sofferenza 
Nostri e del nostro popolo

E cantiamo compatti 
Uniti nei nostri differenti idiomi

E levo alta la mia voce
In Kurmanji ed in Zazaki,
Ed in ogni lingua in cui il mio popolo si esprima.

Noi
Tanti idiomi diversi, tante tradizioni differenti, 
Un'unica entità.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

L'articolo originale è pubblicato su L'Agorà

Questo post, fa parte dell'iniziativa gli angoli. Se anche tu, vuoi avere uno spazio fisso in questo blog, clicca qui.


10 commenti:

  1. Dobbiamo farci sentire. Grazie di cuore per averla postata da te

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    1. Un grazie a te, per la tua presenza con il tuo angolo, nel mio blog

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  2. Vero, la storia si ripete sempre, raccontando le stesse tragedie.
    Mentre l'uomo commette gli stessi errori ed lo stesso miserabile sub-umano.
    Al popolo Kurdo come a tutti i popoli oppressi va il mio abbraccio sincero.

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  3. Caro Vincenzo, se na ha parlato tanto di questo popolo senza patria,
    e sempre perseguitato, oggi sono nelle condizioni di combattere ancora.
    Ciao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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  4. Grazie per aver condiviso questo

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  5. è una storia che putroppo si ripete, e i popoli vengono come sempre schiacciati

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    1. Ieri ci sono state le prime vittime, tra cui dei bambini. La guerra è l'apoteosi della stupidità umana, il mondo si deve liberare dai guerrafondai.

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