giovedì 15 novembre 2012

Un Paese che demolisce l’istruzione



"Un Paese che distrugge la sua scuola non lo fa mai solo per soldi, perché le risorse mancano, o i costi sono eccessivi. Un Paese che demolisce l’istruzione è già governato da quelli che dalla diffusione del sapere hanno solo da perdere."
 


Italo Calvino
 
 

7 commenti:

  1. Ciao COdW,
    un'amara costatazione che le parole di Cavino scolpiscono nelle nostre coscienze. Mi fa venire in mente il discorso che Piero Calamandrei tenne ne 1950, nel quale si focalizzava come l'appiattimento culturale sia il primo passo verso la soppressione della libertà e della democrazia e questo inizia dall'impoverimento della scuola pubblica.
    Desidero comunicarti che il blog di Fata Confetto si è trasferito a questo indirizzo:
    http://schiaccianoci1.blogspot.it/
    e adesso si chiama "Lo schiaccianoci".Ci si arriva anche dalla home page di Fata Confetto.
    Il malfunzionamento dei feedback e la conseguente mancanza di visibilità degli aggiornamenti ( penalizzazione non indifferente per un blog) sono stati la causa di questo trasloco e speriamo bene.
    Quindi nuovo blog, nuovo banner e ti sarei grata se tu sostituissi anche la mia URL nei link amici.
    Spero vivamente che anche "Lo schiaccianoci" abbia il piacere di ospitare visite e commenti e ringrazio tutti coloro che si uniranno ai lettori del nuovo blog e che continueranno, mi auguro, questa amicizia online, che in questi mesi è diventata sempre più gratificante e significativa.
    Ti aspetto con vero piacere e ti mando un grande saluto:)
    Marilena


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  2. Sei veramente bravo: é l'istruzione che libera l'uomo dalla schiavitù intellettiva e lo mette nella condizione di autodeterminarsi.

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  3. Condivido appieno le parole di Calvino e sono grata a chi come te tiene sempre alta la guardia verso gli attacchi alla cultura e alla libertà di pensiero.
    Ciao Cavaliere!

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  4. Calvino adesso si starà rivoltando nella tomba.

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  5. Non farmi parlare va'...insegno in una scuola primaria, sono insegnante prevalente e quest'anno ho una prima classe di 22 bimbi, problemi a non finire, mancanza di personale per le riduzioni, la collega che insegna matematica non sa se resterà (probabilmente no) a causa del rimescolamento delle graduatorie, gente che va e che viene,sono già vittima dell'ipertensione dopo poco più di due mesi dall'inizio...questa è la scuola del nostro Stato? Già da quest'anno è obbligatorio il registro telematico, ma il Governo ha tutti questi soldi da spendere in cavolate? Pensassero invece alle cose basilari, come ad esempio insegnanti di supporto che aspettano, aspettano e si vedono preferire alle "cianfrusaglie" digitali senza tenere conto che i bimbi son fatti di carne e sangue...Santa Pazienza! Pensa che la scuola primaria è quella che in Italia funziona ancora bene, le scuole medie in classifica sono al quarantesimo posto...a noi viene chiesto dal Ministero di uniformarci ad esse senza tenere conto di tutte le varianti, prima fra le quali il tipo di utenza con cui dobbiamo confrontarci ogni giorno, cioè bimbi piccoli che sono al culmine della voglia di apprendere e che puoi infatuare come vuoi...un'età delicata che meriterebbe molta più attenzione di quella che riceve! Gli ex Direttori Didattici(che di didattica ci capivano qualcosa) sono diventati Dirigenti-manager e pensano solo a far quadrare il bilancio e la burocrazia sennò son mazzate, poverini, pensa che guadagnano pochissimo, ca 3000 eur al mese... Scusa lo sfogo...Magu.

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  6. Nel tentativo di recuperare il testo originale ho scoperto questa sera che è stata attribuita erroneamente a Calvino.
    Sotto il sito con le spiegazioni della autrice, professoressa Gabriella Giudici.

    http://scienzeumanegiudici.wordpress.com/2012/10/25/italo-calvino-apologo-sullonesta-nel-paese-dei-corrotti/

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